finestre sul mondo del vino Emanuele Lavizzari “Vaghe stelle dell’Orsa, io non credea / tornare ancor per uso a contemplarvi / sul paterno giardino scintillanti, / e ragionar con voi dalle finestre / di questo albergo ove abitai fanciullo, / e delle gioie mie vidi la fine.” Chissà a quanti sono tornati in mente i primi versi de Le ricordanze di Giacomo Leopardi, scrutando il cielo in una notte stellata dal balcone o dalla finestra di casa. Un punto di osservazione domestico può aprirsi su grandi panorami, come la volta celeste contemplata dal vate marchigiano, oppure offrire una vista più ristretta, ma non meno poetica, sui tetti delle abitazioni di una città o sui muri ravvicinati dei vicoli di un borgo. Sono questi gli scenari che hanno ispirato la settima edizione della Guida Vitae, un lavoro avviato nel periodo in cui il nostro Paese iniziava ad affrontare la pandemia e tutte le criticità che ne sono conseguite. Proprio le finestre e i balconi sono stati i luoghi per esprimere le proprie speranze e per avere un contatto con il mondo esterno nei giorni più bui del lockdown, ma hanno rappresentato anche l’ultimo baluardo a protezione del proprio nucleo familiare e della propria interiorità. Sfogliando le oltre duemila pagine del volume si apprezza, all’inizio di ogni sezione regionale, la varietà di davanzali e scorci che caratterizzano la nostra incantevole Penisola: dal rosso sgargiante dei gerani di una casetta di legno valdostana all’imponente grattacielo del Bosco Verticale milanese, dal balcone veronese da cui Giulietta scambiava dolci parole con Romeo agli stretti carruggi genovesi, dal mercato romano di Campo de’ Fiori ai tetti fiorentini sovrastati dalla cupola e dal campanile della basilica di Santo Spirito, dai vicoli di Pisticci in Basilicata a un terrazzo in piazza Duomo a Siracusa, con una rigogliosa pianta di limoni, passando per il dettaglio di un tradizionale presepe napoletano con una donna che si sporge dalla ringhiera di un ballatoio. Le difficoltà incontrate nel percorso di realizzazione di questa guida, dai primi assaggi fino alla presentazione, hanno spronato la redazione a mettercela tutta per portare a compimento il volume e non privare il settore del resoconto annuale dei Sommelier sullo stato di salute del vino italiano. Ancora una volta i degustatori AIS, un folto gruppo di oltre mille esperti, hanno recensito un numero considerevole di vini. Sono state poi altre finestre, quelle dello schermo dei computer o dei dispositivi mobili, che, nei mesi in cui non era possibile incontrarsi di persona, hanno consentito di portare avanti le attività dell’Associazione e di ovviare all’assenza forzata dell’appuntamento annuale con le Quattro Viti, inizialmente in programma nell’avveniristico centro convegni La Nuvola a Roma, dopo il successo dell’edizione 2020. Lo scorso 5 dicembre, in una diretta streaming trasmessa sulla pagina Facebook associativa, condotta dal Presidente Nazionale Antonello Maietta e dal giornalista Gianluca Semprini, sono stati annunciati in nomi dei ventidue vini insigniti del prestigioso Tastevin AIS, in collegamento con i rispettivi produttori. Tutti loro, regione per regione, dalle rispettive sedi aziendali insieme ad alcuni rappresentanti AIS, hanno raccontato le proprie etichette e non hanno nascosto gli ostacoli affrontati durante un anno vinicolo così impegnativo come il 2020. Il Presidente del Consiglio in carica Giuseppe Conte – visitatore d’eccezione alla presentazione della Guida Vitae dell’anno precedente – non ha fatto mancare il suo messaggio, per sottolineare la validità di un evento che continua a dare lustro al panorama delle produzioni e delle cantine italiane, costituendo una proficua occasione di dialogo e di confronto. Ha inoltre evidenziato il ruolo di comunicatori del vino dei Soci AIS e il loro contributo a dare voce alle terre e ai prodotti che rappresentano un’indiscussa eccellenza italiana, riconosciuta a livello mondiale. Il Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, nel porgere il suo saluto, ha sottolineato come questo appuntamento premi la passione di tanti artigiani e di tante aziende che, con maestria, esperienza e grande operosità, si impegnano a produrre vini conosciuti e apprezzati in tutto il mondo. Il Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Teresa Bellanova ha elogiato la missione del volume, che fin dalla sua nascita ha garantito un quadro puntuale e dettagliato sullo stato di salute del vino italiano, offrendo spunti di riflessione e stimolando un dibattito fra tutti gli attori della filiera. I numeri dell’edizione 2021 confermano il notevole impegno affrontato dai Sommelier per portare a termine un tomo di dimensioni rilevanti: sono 2014 le aziende recensite nell’edizione cartacea di Vitae 2021; 694 vini hanno ricevuto le quattro Viti, il massimo punteggio; 169 quelli premiati per avere espresso un esemplare rapporto tra valore produttivo e prezzo di vendita, mentre 114 vini si sono fregiati della freccia di Cupido, il simbolo che identifica gli assaggi capaci di emozionare fin dal primo sorso. Il tema grafico scelto per questo volume, come anticipato, sono stati i balconi e le finestre; oltre a rappresentare la ricchezza paesaggistica e architettonica dell’Italia, hanno anche ispirato il contest fotografico #openthewinedow. Nei giorni precedenti alla presentazione in streaming, infatti, è stato proposto agli utenti Instagram di #aisitalia di scattare foto mettendo in relazione le finestre e il vino. Le numerose immagini arrivate in redazione, con dettagli curiosi, scorci insoliti e giochi di riflessi, hanno dato una nuova prospettiva a quel peculiare punto di osservazione sul mondo nei mesi appena trascorsi. Le immagini vincitrici di questa originale competizione sono state realizzate dai Soci Andrea Boldrini, Maria Grazia Narciso e Gerardo Pesavento, rispettivamente delle delegazioni di Milano, Napoli e Pistoia, e possono essere ammirate in queste pagine. Il Presidente Antonello Maietta ha espresso profonda soddisfazione per questa settima edizione di Vitae: la declinazione della presentazione in forma virtuale ha permesso, infatti, di dare maggiore spazio alla voce dei produttori, con il racconto in prima persona delle eccellenze della guida. Se dunque le contingenze dell’ultimo anno non hanno permesso un incontro di persona con i Soci, come di consueto, l’Associazione è comunque riuscita a riunire produttori, professionisti e appassionati, per trasmettere, ancora una volta, la migliore immagine del vino italiano.