californiano
dal cuore italiano

Roberto Filipaz

La vitivinicoltura californiana riserva sorprese straordinarie. Tutto ha inizio nella seconda metà del XIX secolo, quando l’America diventa la terra promessa per intere famiglie europee in fuga da fame e povertà. Gli echi di una libertà senza pregiudizi che giungono da oltreoceano fanno trasparire nuove opportunità per una vita dignitosa e serena.

Mentre in Europa la rivoluzione industriale muove i primi passi, nell’estremo Ovest del continente americano inizia la corsa all’oro. Questo fenomeno favorisce la migrazione di tantissimi cittadini europei, in particolare olandesi, tedeschi e francesi, i quali portano con sé l’arte della viticoltura e creano nuove aziende, molte tuttora in attività. Dal 1870 si registrano gli arrivi dei primi italiani, che si dimostreranno gli artefici dello sviluppo della viticoltura americana, in particolare di quella californiana.

L’America mostra al mondo una nuova immagine di sé. L’innovazione tecnologica promette sviluppi e opportunità in tutti i campi, dall’industria all’agricoltura all’edilizia. Chicago, Saint Louis, New York e altre grandi città cominciano a espandersi in senso verticale con la costruzione di avveniristici grattacieli.

Nella prima decade del Novecento quasi due milioni e mezzo di persone emigrano negli Stati Uniti. San Diego, Los Angeles e soprattutto San Francisco, la più europea delle città americane, diventano i punti di riferimento per quanti giungono in California, dopo un viaggio estenuante in nave e in treno della durata di circa un mese. E proprio a San Francisco, la meta più ambita, si concentra e si espande la comunità italiana.

Nel 1906 questa città vive una doppia tragedia: un terrificante terremoto e il successivo incendio la devastano completamente. Come spesso accade, grandi calamità possono originare grandi opportunità. In questo caso San Francisco viene ricostruita seguendo un piano urbanistico visionario e rivoluzionario, noto come “la maglia ortogonale”. Si costruiscono strade ortogonali e lotti quadrati della stessa dimensione, i blocks. Questa nuova concezione urbana viene adottata in moltissime città americane, in primis New York. A San Francisco una tale scelta porta alla creazione di saliscendi rapidissimi attraverso i colli che contraddistinguono il paesaggio, e che oggi rappresentano un elemento di attrazione, insieme ai Cable Car – la rete tranviaria a trazione funicolare – che attraversano la città dalla centralissima Union Square.