una carriera a tutto vapore
Emanuele Lavizzari

Carobbio degli Angeli, provincia di Bergamo. Qui, presso l’Hosteria del Vapore, di proprietà della famiglia dal 1870, lavora Stefano Berzi, il Miglior Sommelier d’Italia 2021.

Ventinove anni, la passione per l’enogastronomia e l’impegno in un ristorante nato nella seconda metà dell’Ottocento. Il protagonista dell’ultimo concorso nazionale si chiama Stefano Berzi ed è lui ad essersi aggiudicato il titolo di “Miglior Sommelier d’Italia 2021 Premio Trentodoc” lo scorso mese di novembre a Bologna. A due anni dall’ultima competizione nazionale, l’Associazione Italiana Sommelier ha potuto finalmente riproporre la gara che mette di fronte gli esperti più abili e preparati del settore. Stefano lavora presso l’Hosteria del Vapore di Carobbio degli Angeli, in provincia di Bergamo, un ristorante a conduzione familiare di proprietà da cinque generazioni, fin dal lontanissimo 1870, che propone una cucina bergamasca rivisitata ed è impreziosito da un’enoteca e da una cigar room. Naturalmente il vino è sempre in evidenza in questa attività ed è il Miglior Sommelier d’Italia che se ne occupa personalmente.


Stefano, la vittoria del concorso nazionale rappresenta un traguardo prestigioso, ma può essere considerata anche un punto di svolta. Come stai vivendo questi mesi immediatamente successivi alla conquista del Tastevin tricolore?
In un primo momento è stata l’incredulità a prevalere, mista a felicità. Solo ora inizia a emergere un po’ di consapevolezza. La visibilità è aumentata ed è una situazione a cui sto cominciando solo adesso ad abituarmi. Questo obiettivo raggiunto costituisce, però, un trampolino per ripartire verso altre mete. Non ci si deve mai fermare, ma continuare a valorizzare le proprie conoscenze e l’esperienza maturata. I mesi precedenti al concorso sono stati duri, pieni di studio e sacrifici, e successivamente è stato un po’ come riemergere, tornando a respirare a pieni polmoni dopo esser stato parecchio tempo sott’acqua.