Pochi giorni prima di conquistare il titolo italiano la prestigiosa guida transalpina Gault&Millau l’ha eletto “Sommelier de l’année 2023” in Francia. Un riconoscimento mai giunto prima di allora a un italiano. Alessandro Nigro Imperiale ha sconfitto perfino il rigido nazionalismo francese con la competenza, la professionalità, l’eleganza e la perfetta padronanza della lingua di Stendhal e Baudelaire. Il suo curriculum, infatti, parla soprattutto francese. Nella Trattoria Mo’ a Foggia scopre la sua passione: la sommellerie. Dopo studi in enologia e viticoltura prima a Foggia e poi a Bordeaux, lavora in Italia come chef de rang. Successivamente svolge l’attività di assistente enologo presso Château Beaumont e Domaine Grier in Francia, ma poi arriva la svolta. Giunge a Parigi e da lì il suo volo verso l’alto segue una rotta ben precisa: lavora in sala al Moulin de la Galette, a La Dame de Pic e al Four Seasons George V per spostarsi poi al Grand-Hôtel du Cap-Ferrat, non lontano da Nizza. Ma Alessandro Nigro Imperiale, classe 1991, è soprattutto il Miglior Sommelier d’Italia 2022. Dopo i successi degli ultimi mesi abbiamo voluto conoscerlo più da vicino.
Alessandro, il titolo italiano rappresenta senza dubbio una conquista prestigiosa, ma anche un importante punto di rilancio. Che ne pensi?
Ben detto! Questo traguardo è assolutamente un nuovo punto di partenza che concede, nel mio caso, una visibilità molto importante nel mondo della ristorazione gastronomica italiana ma anche francese.