La REWolution di The Herb Somm. Stevie Kim Trovo che il personaggio di questo Talks & Books rappresenti appieno il concetto di REWolution applicato alla wine industry. In particolare, sono due gli aspetti della sua storia nei quali rilevo forte e chiaro il fil rouge del numero 37 di Vitae. Il primo è l’originale “repurposing” che opera sulla propria formazione in ambito vino, riqualificandone gli strumenti acquisiti per utilizzarli poi in un contesto altro. Il secondo è il tentativo di stimolare il mercato reinventando prodotti vinicoli tradizionali attraverso l’innovazione, incentivando allo stesso tempo il dialogo su quale spazio possa avere il vino accanto a proposte di consumo emergenti a esso in qualche modo equiparabili. La storia a cui mi riferisco è quella di Jamie Evans, protagonista nell’episodio numero 780 di Italian Wine Podcast. Nata e cresciuta in California, Jamie Evans studia Vino e Viticoltura con specializzazione in Wine Business presso il Cal Poly di San Louis Obispo. Viaggia molto, esplorando regioni vinicole e wine market internazionali, e perfeziona la propria formazione presso diverse università. Diventa inoltre Certified Sommelier, Certified Specialist of Wine e French Wine Scholar, maturando oltre dieci anni di esperienza nel settore di eventi, PR, ospitalità e marketing del vino in aziende del calibro di Jackson Family Wines, Folio Fine Wine Partners e Napa Valley Grapegrowers. Nel gennaio 2017 assiste a un terribile incidente stradale. Il trauma le provoca gravi disturbi del sonno, per superare i quali trova un aiuto nella cannabis. Inizia così anche a fare ricerche su questo mondo, che le si rivela estremamente somigliante a quello del suo primo amore, il vino. Come nel caso dei vitigni, esistono centinaia di varietà di cannabis, ciascuna con un proprio profilo caratteristico riconoscibile per aspetto, odore, gusto. Anche la cannabis, come la vite, è inoltre espressione del proprio terroir. Tutte queste scoperte affascinano profondamente Jamie che, in quello stesso anno, dà vita a The Herb Somm. Il progetto parte come un blog dedicato al lato gourmet della cannabis, con l’obiettivo di educare e promuovere modi sani per incorporare prodotti contenenti THC e CBD nella vita quotidiana. Il primo gennaio dell’anno successivo la California legalizza la vendita e il consumo di cannabis a scopo ricreativo. Jamie riconosce l’opportunità per compiere un ulteriore passo, ossia organizzare cene gourmet a base di cannabis in collaborazione con alcuni dei migliori chef specializzati. Nasce così Thursday Infused, la sua serie di eventi gastronomici educativi di alto livello. Nell’arco del 2018, Jamie pianifica e organizza 15 eventi su larga scala e molti altri più piccoli, educando oltre mille ospiti tra Stati Uniti e Canada. Grazie a questo, la sua rete social si ritrova sestuplicata e il traffico su The Herb Somm aumenta di dieci volte. Durante tali eventi, Jamie accompagna gli ospiti in un viaggio sensoriale, evidenziando le complessità e le similitudini negli abbinamenti tra vino, cibo e cannabis. Soprattutto per il primo approccio con questo tipo di esperienza, l’abbinamento viene studiato cercando profili di sapori e aromi simili. Un sashimi di salmone condito con una salsa agli agrumi è, ad esempio, servito con un rosé dal profilo agrumato e un fiore di cannabis di varietà Tangi, ricca di limonene. Jamie sviluppa una Pairing guide, disponibile sul suo sito e distribuita durante ogni evento, che accompagna nella comprensione delle caratteristiche riconducibili ai terpeni delle principali varietà di cannabis e nell’abbinamento di queste con cibi e vini. Come per il vino, è possibile sviluppare un palato per la cannabis: è tutta questione di allenamento. Prima di essere assaggiate nei piatti preparati dagli chef, le diverse varietà di cannabis vengono annusate. Un calice da vino è lo strumento perfetto per farlo perché convoglia gli aromi nel modo ideale per rilevare tutti i diversi livelli del profilo terpenico, molti dei quali sono peraltro comuni al vino stesso. Come per il consumatore appassionato di vino, anche per i consumatori di cannabis è importante sapere da dove proviene ciò che si ha nel bicchiere. Per questo, Jamie invita i coltivatori alle cene che organizza e dà loro spazio per raccontare le caratteristiche e la storia del proprio prodotto. Infine, il background formativo, l’esperienza professionale e le passioni di Jamie si fondono in una nuova espressione nel 2021, con la fondazione di Herbacée e il lancio di una linea di prodotti che celebra la connessione tra la cannabis e la vite. Questi vini, ad oggi “Sparkling Rosier” e “Sparkling Blanchette”, costituiscono una sfida su più fronti: non solo sono vini alla cannabis (5 mg di THC e 5 mg di CBD), ma sono anche vini analcolici. Se aggiungiamo che sono disponibili sia in bottiglie standard da 0,75 che in lattine da 0,33 litri, l’innovazione e la REWolution che Herbacée sceglie di proporre sul mercato del vino assumono un corpo piuttosto consistente. Stevie’s book corner • Jamie Evans, , Fair Winds Press, 2021 Cannabis Drinks: Secrets to Crafting CBD and THC Beverages at Home Questa è l’ultima fatica editoriale di Jamie Evans, che menziono per chi volesse approfondire il mondo dei drink con CBD e THC. Il testo presenta le tecniche di valutazione sensoriale della cannabis, elaborate dall’autrice partendo da quelle utilizzate nel mondo del vino, e aiuta i lettori a mettere a punto i propri sensi per comprenderla meglio come ingrediente e per creare bevande infuse a regola d’arte. Dedica poi un’ampia sezione a istruzioni, ricette e consigli anche da alcuni tra i principali esperti del settore. • AA. VV., , Mamma Jumbo Shrimp, 2022 Wine Democracy Suggerisco questo libro perché contiene una trascrizione – rielaborata – dell’intervista di Jamie Evans per Italian Wine Podcast, ma non solo per questo. Non c’è una definizione univoca di “wine democracy”, ma credo sia innegabile come una democratizzazione del settore vino debba implicare lo sviluppo di policy che incoraggino una più ampia partecipazione. Questo significa apertura del tradizionale a una maggiore accessibilità, all’innovazione, al giovane, al diverso: significa, in fondo, REWolution. Come nel caso dei vitigni, esistono centinaia di varietà di cannabis, ciascuna con un proprio profilo caratteristico riconoscibile per aspetto, odore, gusto. Anche la cannabis, come la vite, è inoltre espressione del proprio terroir.