Anche quest’anno ho avuto il privilegio di poter partecipare alla degustazione e all’asta degli Hospices de Beaune, ospite del négociant François Martenot, della famiglia Helfrich, Gruppo Grands Chais de France.
Sebbene Beaune non abbia un proprio vigneto Grand Cru nel comune, è comunque il fulcro del business vinicolo della regione, trovandosi qui la maggior parte dei principali commercianti della Borgogna.
Capitale non ufficiale della regione vinicola, mai come nel mese di novembre Beaune è l’epicentro dell’enoturismo francese. Dalla metà degli anni Venti il vicino villaggio di Meursault ospita la tradizionale Paulée de Meursault, un pranzo pubblico per celebrare il completamento della vendemmia. Da allora, ogni anno il terzo fine settimana di novembre si tengono tre eventi (il Banchetto della Fratellanza, l’Asta e la Paulée) conosciuti collettivamente come “Les Trois Glorieuses”.
Beaune e i villaggi circostanti si animano per accogliere professionisti e appassionati del vino e per tre giorni viene celebrata la ricchezza dei vigneti della Borgogna. Il Palais des Congrès de Beaune ospita la Fête des Grands Vins, un evento che riunisce la miriade di denominazioni che compongono la Borgogna, in un grande momento per l’enogastronomia e il turismo della regione, che richiama visitatori da tutto il mondo.
L’Hospice de Beaune, nel centro della città, fu fondato nel 1443 da Nicolas Rolin – cancelliere di Phillipe Le Bon, duca di Borgogna – e da sua moglie Guigone de Salins. L’Hospice fu istituita per fornire assistenza medica e alloggio ai poveri e ai bisognosi, in una Borgogna colpita dalla peste alla fine della Guerra dei Cent’anni. Ha servito tutti nella regione, indipendentemente dai mezzi finanziari, dal 1452 fino agli anni Ottanta. L’Hospice de Beaune è rinomato per la sua straordinaria architettura, in particolare per il suo tetto gotico di tegole colorate tipico della Borgogna.