Il sommelier Il mondo del vino è in rapida evoluzione e l’incredibile interesse che suscita nel pubblico, sempre più ampio ed eterogeneo, è sotto gli occhi di tutti. Carico di storia e tradizioni, perfezionato da tecnologie moderne, il vino affascina e conquista anche le persone che all’inizio gli si avvicinano solo con grande curiosità. Un po’ alla volta, attraverso degustazioni e letture, visite in aziende e tour enogastronomici, un percorso appassionante le porta a scoprire tutto quello che c’è dietro ogni bottiglia di vino. Clienti sempre più preparati sono desiderosi di conoscere e approfondire ogni aspetto della poliedrica realtà che circonda il vino, e il sommelier deve essere all’altezza di soddisfare queste nuove esigenze. Se fino a qualche anno fa il sommelier era solo considerato colui che conosceva le tecniche di servizio del vino e le applicava alla perfezione nella sala di un ristorante, oggi, sempre più spesso, è chiamato a svolgere compiti diversi. Così come possono essere differenti gli ambienti di lavoro. La nascita di numerosi wine-bar, tipo di locale molto amato anche dai giovani, la diffusione di enoteche e di spazi dedicati al vino anche nella grande distribuzione, creano ambiti diversi nei quali il sommelier può svolgere la sua professione con serietà e competenza, disponibilità e cortesia. Le sue conoscenze e la sua esperienza risultano di fondamentale importanza anche nel momento in cui si deve stabilire un piano finanziario e organizzativo per la cantina di un nuovo ristorante, rinnovare la carta dei vini in locali in cui non operi un sommelier fisso, realizzare la selezione dei vini in una catena della grande distribuzione. Inoltre, il sommelier inizia a fare opinione. Se aumentano le opportunità di lavoro, è evidente che la sua preparazione deve rispecchiare il cambiamento dei tempi. Egli deve occuparsi del mondo del vino a 360°, osservarlo, studiarlo e farlo proprio in ogni sua implicazione, tecnica e culturale. Davanti al sommelier si aprono più strade, ma aumentano anche le richieste di grande professionalità. Si offre di più e, come è giusto che sia, si richiede di più. L'ambiente di una moderna enoteca L'Associazione Italiana Sommelier L’Associazione Italiana Sommelier è stata fondata a Milano il 7 luglio del 1965 da Gianfranco Botti (primo Presidente), Jean Valenti, Leonardo Guerra ed Ernesto Rossi. I loro obiettivi erano quelli di rivalutare la professione del sommelier, in decadenza in Francia e quasi inesistente in Italia, valorizzando contemporaneamente l'immagine del vino italiano. L’Associazione Italiana Sommelier ha successivamente ottenuto il riconoscimento giuridico con Decreto del Presidente della Repubblica, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 15 settembre 1973. Al di là delle più ottimistiche previsioni, in meno di 40 anni l’Associazione Italiana Sommelier è cresciuta moltissimo, arrivando nel 2011 a circa 35.000 Associati. Ma quello che più conta è che l’Associazione si pone come organismo di formazione competente e professionale del sommelier, che opera nel settore della ristorazione e che deve diventare sempre più un elemento trainante del movimento enogastronomico italiano, diffondendo la cultura del vino nel modo più completo e approfondito.