I requisiti del sommelier Affinché il sommelier possa svolgere ogni suo compito nel migliore dei modi, è fondamentale che la sua figura risponda a precisi requisiti umani e professionali, culturali e tecnici. Umanità e professionalità Il sommelier deve essere una persona che sa proporsi al cliente con la massima , doti umane che devono essere supportate da una buona dialettica e da un’ottima chiarezza espositiva. educazione e gentilezza Correttezza verbale e gestuale, nei movimenti e , devono essere i paradigmi comportamentali sui quali il sommelier deve costruire il proprio atteggiamento e il proprio modo di essere. misurata eleganza nessuna teatralità Inoltre, soprattutto se svolge la professione in un locale di alto livello o se la sua attività richiede frequenti contatti con l’estero, è necessario che sappia esprimersi con proprietà di linguaggio sia nella lingua madre sia nelle principali . lingue straniere Almeno l’inglese - la lingua internazionale per eccellenza - e il francese - universalmente riconosciuta la lingua del vino - devono essere conosciute molto bene, anche se le esigenze possono cambiare in funzione della zona nella quale si trova il ristorante e dei paesi di origine della maggior parte della clientela. La conoscenza delle lingue si rivela di fondamentale importanza anche in un altro momento della professione del sommelier. Poiché deve essere animato da una vivace curiosità culturale e apertura nei confronti dei cambiamenti del mercato, delle nuove tendenze e dei prodotti di tutto il mondo enologico, il sommelier dovrà svolgere viaggi-studio e enogastronomici, visitare aziende in Italia e all’estero, partecipare ai più importanti convegni e seminari sul vino, intessere rapporti con produttori e distributori di paesi diversi. tour Il desiderio di aggiornamento deve essere per il sommelier quasi un obbligo morale, una componente decisiva del suo professionale. habitus Svolgendo buona parte del lavoro a contatto con il pubblico, il sommelier deve sapere affrontare ogni tipo di persona, dalla più aperta e disponibile alla più esigente. Un buon intuito psicologico risulta quindi l'arma in più, che gli permetterà di creare un particolare con il cliente, anche il più difficile da accontentare. feeling Il riposo del vino in barrique Cultura e tecnica Una buona cultura generale è alla base di ogni professione, in particolare di quella del sommelier, che lavora spesso in e nei quali ha contatti con persone di tutti i livelli culturali, anche i più elevati. ambienti di grande prestigio Operando nell’ambito della ristorazione, le sue conoscenze più specifiche devono riguardare il settore enogastronomico. Il sommelier deve conoscere bene le nozioni fondamentali della e dei sistemi di produzione delle diverse tipologie di vini, spumanti, liquori e distillati, le tecniche della - veri fiori all’occhiello dell’Associazione Italiana Sommelier - quelle del . viticoltura, dell’enologia degustazione e dell’abbinamento servizio e della comunicazione Il sommelier svolge la sua professione anche dietro le quinte dell’azienda, nella fase di impostazione e gestione della cantina. In questo caso risultano fondamentali anche le sue , la padronanza dell’uso dei sistemi informatici, oltre a buone capacità manageriali e spirito di iniziativa. conoscenze gestionali ed economiche Tutto questo non deve mai superare i confini della capacità di e di collaborare con ogni settore dell’azienda, quindi anche con i colleghi di sala e di cucina, in particolare con lo , con il quale dovrà agire in stretto rapporto per stilare la carta dei vini scelti, anche in funzione di un perfetto abbinamento con i piatti proposti nel menu. lavorare in equipe chef Ma le conoscenze teoriche non bastano, perché il palcoscenico sul quale il sommelier continua ancora oggi a svolgere più di frequente la professione è la sala del ristorante, dove è chiamato a mettere in luce le sue , il suo dinamismo e la sua efficienza nel servizio. competenze e abilità pratiche Per svolgere un’attività di questo tipo, sembra quasi superfluo aggiungere che sono doti impagabili, sottolineando una volta di più l’importanza della , dell’autonomia e della capacità di delegare ai collaboratori i diversi incarichi, sempre nel massimo rispetto dei ruoli, delle gerarchie e delle regole più comuni di etica professionale. puntualità e autocontrollo diplomazia