il decanter LA PAROLA AL PRESIDENTE di Marco Aldegheri presidente@aisveneto.it All’indomani del congresso AIS, smaltite fatica ed euforia, mi sono ritrovato a mettere ordine alle tante idee emerse dal focus sull’enoturismo, tema al centro dell’appuntamento nazionale. Mi inquieta a così pochi mesi di distanza trovarmi davanti ai desolanti scenari della stagione turistica, in buona parte compromessa dalla pandemia, senza poter dare corso sul campo a quanto di buono è emerso nella tre giorni veronese. Tutto da buttare allora? Per fortuna no. È il che vorremmo trasferire con la complicità dell’ultimo numero della nostra rivista dedicato ai cosiddetti orange wine. Questi vini ci insegnano che si può provare a vedere le cose in modo diverso e scoprire che dietro una imperfezione del colore o della limpidezza, a volte grazie ad un incidente di percorso, possono fiorire nuovi stimoli e nascere storie straordinarie. messaggio positivo Vale anche per l’incidente di di questi mesi. Al netto delle urgenze sanitarie, la pandemia alla lunga ha rafforzato il nostro profondo bisogno di socializzazione. Nel difficile momento dell’isolamento abbiamo così riscoperto il peso delle relazioni personali che assumono un’enorme rilevanza anche per un'Associazione come la nostra, impegnata da qualche decennio ad offrire un'esperienza formativa proprio attraverso uno strumento relazionale e intimamente empatico come il vino. Covid Credo sia una riflessione molto attuale, che vada ben oltre le problematiche puramente operative e organizzative, in buona parte già superate con l’ausilio della tecnologia delle piattaforme digitali. Il punto infatti non è con quali strumenti intercettare l’enoturista, gestire un corso o un evento online, ma rimodulare il registro della nostra comunicazione. È su questo che si gioca la capacità attrattiva della nostra Associazione. Questa crisi inedita ha solo cristallizzato i limiti originari, probabilmente anche generazionali, del rapporto con i nostri interlocutori, riaprendo ancora una volta la discussione sul modello di comunicazione, sul quale caparbiamente da qualche anno lavoriamo per aggiornarlo. Non deve sfuggire che sono in gioco lo spirito di partecipazione e il senso di appartenenza a una Associazione che vuole essere moderna, capace quindi di allargare gli spazi di interazione, anche sacrificando un po’ della propria immancabile aspirazione autoreferenziale. In questa direzione si muove anche l’ultima novità della rivista che completa un percorso evolutivo durato sei anni, rinnovando il nome storico della testata in “ ”. Si aggiunge così agli altri media targati Vinetia ed entra ufficialmente nell’ecosistema che ha preso origine grazie alla Guida ai Vini del Veneto. Prende forma un ambiente editoriale dinamico e integrato, che dà voce alla comunicazione enogastronomica del territorio e, perché no, al mondo dell’enoturismo di cui il Veneto è un significativo palcoscenico. Naturalmente secondo lo stile e l’interpretazione della Sommelerie veneta. Vinetia Magazine Mediterraneo antico foto di Giò Martorana