Gravner - Oggi, dopo un percorso di anni, Gravner coltiva solo ribolla come uva a bacca bianca nei suoi vigneti. Il resto è stato tolto. Tutto merito – o colpa – di un incontro con Gino Veronelli nei primi anni ’80. Dal 2001 le uve fermentano a contatto con le bucce per lungo tempo in anfore georgiane interrate, con lieviti indigeni e senza alcun controllo della temperatura. Dopo la svinatura e la torchiatura, affina in anfora per almeno 5 mesi prima di iniziare un periodo di 6 anni in grandi botti di rovere. Il vino viene imbottigliato senza chiarifiche né filtrazioni dopo 7 anni dalla vendemmia. Un numero che per Gravner è avvolto di magia.