Venissa - Un vino che prende la scena ma non ama forzature, che evoca tempi antichi in cui la dorona dava nutrimento con la produzione di un vino capace di sopportare il tempo, il caldo, le avversità dell’acqua della laguna. Oggi la minaccia del sale e dell’acqua continua, ma nell’Isola di Mazzorbo, nell’unico ettaro al mondo coltivato a dorona, si producono 3.500 bottiglie all’anno. È un vino che nasce su suolo lagunare, limoso, ricco di minerali e leggermente calcareo, con rese per ettaro bassissime. In cantina si usano lieviti selezionati e si effettuano follature manuali a cui segue un affinamento in acciaio e un lungo riposo in bottiglia. La prima annata è la 2010.
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VENISSA
Il vino che nasce nell’acqua
di Gianpaolo Breda2010
Calice lucente di grande vivacità e intensità con riverberi oro antico. La prima annata prodotta esordisce con un soffice tocco agrumato di scorza d’arancia, uva passa, dattero, caramella d’orzo e crema pasticciera. La sensazione è di un vino d’altri tempi, la cui la nota ossidativa appena accennata passa elegantemente dal naso al palato, giocando su un perfetto equilibrio tra una tempra minerale e una freschezza disarmante. Un millesimo delicato, equilibrato, il più evocativo.
2011
Ancor prima di cogliere le sfumature visive di un vivido topazio, si apre prorompente un sipario olfattivo marino e orientale. Buccia di pompelmo, anice stellato, sandalo, legno di cedro esordiscono all’olfatto. Il sorso è elegante nella sua persistenza, con una sottile nota tannica appena accennata e ritorni di albicocca disidratata. Di grande agilità, sfodera in chiusura una tempra minerale con note iodate perfettamente in linea con il gusto. Il più raffinato.