il decanter

LA PAROLA
AL PRESIDENTE

di Marco Aldegheri
presidente@aisveneto.it

È quasi buio e si è appena conclusa una faticosa sessione di degustazione dei vini che finiranno sulle nostre guide, la prima di una corsa a tappe che ci impegna ogni anno in questo periodo. Alla fi ne della lunga seduta il padrone di casa ci invita a chiudere i lavori con una fresca birra, un "defaticante" come direbbe il mio maestro di sciabola nonché incallito ciclista.

Non so se anche questo numero di Vinetia Magazine dedicato alla birra sarà defaticante per i nostri lettori.

Sicuramente sarà motivo, questo è l’auspicio, per approfondire le ragioni del successo crescente di questa antica bevanda, che a quanto pare è entrata stabilmente nelle abitudini degli italiani, aumentando il consumo pro capite, così dicono i dati, e sollecitando soprattutto l’interesse di tanti appassionati, tra i quali una schiera sempre più nutrita di amici Sommelier.

È proprio per dare una risposta a queste attese che AIS Veneto il prossimo autunno lancerà un percorso di formazione dedicato alla birra, del quale questo numero del magazine vuole essere una spumeggiante anticipazione.


Tornando a noi, sono tante le ragioni alla base di questa crescita. Le abbiamo analizzate in queste pagine, per capire come il movimento dei birrifici artigianali nazionali sia riuscito a costruire una "experience" alternativa, diversa dalle birre industriali e totalmente slegata da quella del vino.

E qui vengo al punto: il mondo della birra grazie a un caparbio lavoro di ricerca di identità nello stile, talora di legame con il territorio, propone oggi un’esperienza sensoriale e un modello di comunicazione originali, che dovrebbero sollecitare qualche utile riflessione negli affaticati protagonisti del vino, come me un po’ ossidati.

Forse è proprio grazie a questo distinguo che oggi la birra è riuscita ad intercettare l’attenzione degli appassionati cogliendone meglio del vino la spinta del ricambio generazionale. Il vino invece tentenna da decenni alla ricerca di una nuova chiave di lettura, accontentandosi tutto sommato di vivere di rendita, in nome della cultura.

La birra al contrario rompe le barriere, si libera dei fronzoli e punta subito al dunque, elabora il dettaglio e lo valorizza in modo semplice rendendolo accessibile e fruibile. Quanto c’è di questo oggi nel racconto del vino?


Come possiamo pretendere di essere comprensibili e avvicinare i più giovani? E ancora, qual è la visione della formazione del vino? Ci basta essere sbarcati tra i nuovi strumenti online per essere più attrattivi?

Troppe domande per una sola birra, ce n’è abbastanza per farsi venire il mal di testa, perciò meglio che finisca di bere e riponga i bicchieri che si è fatto tardi. Ancora per poco mi illuderò di trovare una Harley ad aspettarmi nel parcheggio.