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ORVAL

Una storia romantica nata grazie a Matilde di Canossa

di Paolo Bortolazzi

Orval - La storia di Orval è una storia speciale e un po’ romantica, strettamente legata a Matilde di Canossa e ai primi monaci di origine calabrese che hanno vissuto nel monastero Notre Dame d’Orval. Qui si produce questa birra seguendo una ricetta che prevede acqua pura della sorgente della foresta d’Orval e fi ori di luppolo freschi in dry hopping. Unico prodotto dell’abbazia, è caratterizzato da tre diverse fermentazioni e dall’utilizzo del Brettanomyces bruxellensis. È proprio il lento passare del tempo e il lavoro dei lieviti che danno origine al famoso gout d’Orval. Tutte le birre sono state degustate prima senza lieviti e successivamente con l’aggiunta degli stessi per valutarne eventuali variazioni gustative.



2010

Ambrata dai riflessi ancora aranciati, è protetta da un cappello di schiuma di color avorio compatto e di buona persistenza. L’impatto olfattivo è intenso con note di caramello, sambuco e pepe bianco. Il sorso ci riporta immediatamente a quanto percepito in precedenza. Asciutta e vinosa riempie il palato con un retrogusto piacevolmente amaro.


2009

Sia il colore sia la schiuma ricalcano quanto già emerso nella 2010. I profumi intensi e rustici hanno maggiore verticalità anche grazie alle note acidule tipiche dell’azione del Brettanomyces. Il quadro olfattivo si completa con i sentori di susina bianca, cedro e scorza d’arancia. Il sorso è caldo, piacevolmente solleticato da un’amabile frizzantezza che esalta le note di caramello e rabarbaro.