L'ALAMBICCO di Wladimiro Gobbo VILLA CORDEVIGO – Villa Cordevigo Gin London Dry Non scopriamo nulla affermando che l’Italia è un insieme di paesaggi unici. Ben sappiamo che i vini esprimono le singole tipicità. Vien da sé che un produttore di vino voglia racchiudere nel suo Gin l’esclusività dei propri luoghi. Il Gin è un intreccio di botaniche con la bacca di ginepro che fa da padrone di casa. La tipologia London Dry è la versione di qualità nella quale le botaniche vengono infuse in alcol prima della distillazione. Il lago di Garda si contraddistingue per l’alternanza di coste e insenature, per il degradare di montagne e colline a tratti decorate da filari di cipressi. Villa Cordevigo è il nome che rappresenta l’espressone massima dei vini del Garda di Villabella, importante realtà vinicola veronese. È proprio il frutto dei Cipressi di Villa Cordevigo, insieme a rose, radici di angelica, coriandolo e rosmarino raccolte nel medesimo parco, a caratterizzare questo Gin. La distillazione è curata della Pilzer, storica azienda della Val di Cembra, specializzata nelle lavorazioni “gentili” che portano in bottiglia ogni sfumatura della materia prima. Limpido e di giusta consistenza, la sua cifra stilistica è l’eleganza. Al naso è rasserenante come un quadro di Monet, con colori non definiti che si sorreggono perfettamente. Il ginepro è presente senza coprire profumi di coriandolo, resina, erbe aromatiche, tra altrettante note gentili di fiori bianchi e mandarino. Non da meno il sorso che entra delicato gratificando poi tutto il palato. Ricordo balsamico garbato. Prezzo: 70,00 euro – 700 ml Via Ca’ Nova, 2 località Calmasino 37011 Bardolino (VR) Tel. 045 7236448 www.villacordevigo.com info@villacordevigo.com Cantine Delibori Walter DAVVERO GRAPPA DI RIESLING – Calalta Grappa È uno dei vitigni più amati e ricercati al mondo. Nella Renania e in Alsazia troviamo le sue espressioni più importanti. Stiamo parlando del Riesling Renano, in Italia presente in piccole realtà, in Veneto piuttosto raro. Lo potete trovare da Calalta e noi abbiamo avuto il privilegio di degustare la grappa ottenuta. Questo vitigno è arrivato ai piedi del Monte Grappa per un’attrazione fatale famigliare, desiderato a tal punto da individuare il vigneto che, per altimetria, terreno e orientamento, sarebbe stato capace di farlo sentire a casa. Nicola, terza generazione dei Brunetti, lo ha voluto vinificare con macerazioni di 50 giorni, in tini di rovere in stile “orange” e con una maturazione misto anfora e cemento. Scommessa vinta: unicità e originalità distintive e qualificanti di una capacità non comune, certificata biologica. Vino emblema che trascina gli altri prodotti aziendali, tutti con una certa originalità. Vinacce uniche che non sono sfuggite al maestro Capovilla che le ha volute distillare. Parco nel rivelare i segreti di distillazione, ma altrettanto garante di qualità assoluta sin dal trasporto delle vinacce, le ha sottoposte a piccole cotte discontinue, riscaldate delicatamente, e seguite da un taglio impeccabile. Eccola: cristallina nel calice, nitida al naso con polpa di frutta, pesca bianca, nespola, florealità nobile, gardenia. Chiude con note di pino mugo. La beva scalda e accarezza, esprimendo piacevolezza fruttata nella persistenza. Prezzo: 40,00 euro – 500 ml Via Giaretta, 10 36065 Mussolente (VI) Tel. 348 5781100 www.calalta.it info@calalta.it A. A. Calalta LA BIRRA di Davide Cocco DJANGO Birrificio Estense Gianni e Nicola Innocenti sono padre e figlio. E sono anche le due anime del birrificio Estense, realtà con più di 10 anni di storia, con il supporto commerciale di Raffaele Pastorello. Il primo è il birraio, forte di una formazione da tecnologo alimentare e di una grande passione. Papà Nicola invece viene chiamato scherzosamente “dispensatore di luppoli”, ma si occupa anche della – sempre più pesante – parte burocratica. La loro storia parte nel 2010, con l’apertura di un piccolo birrificio a Montagnana. Oggi li trovate a Este, dove maneggiano con maestria un impianto da 6 ettolitri, che presto verrà ampliato per andare incontro alle sempre maggiori richieste del mercato. Ma anche perché sono iniziati a fine settembre i lavori per la realizzazione di un nuovo spazio per il consumo. Il progetto è quello di rinnovare e ampliare la taproom per aprire un Ristopub, con orario più prolungato e giardino estivo. Il tutto da inaugurare entro la primavera 2023. La gamma di Estense è composta da birre di ottima fattura, che nascondono pensiero, perizia realizzativa, precisione e anima. Un’anima che pare sdoppiata fra la luppolatura degli stili di ispirazione americana e la spensieratezza di quelli tedeschi. Il picco lo si raggiunge però con la sontuosa Imperial Stout Django, una birra a cui l’avena fornisce setosità, dal grado alcolico importante, ma ben mascherato ed equilibrato dalla mano sapiente del birraio. Gioca sui toni classici dello stile: le note sono quelle del caffè, della liquirizia, del cacao, con un leggero ricordo di affumicatura sul finale di sorso. Va servita fresca, mai fredda, per gustarne appieno la sontuosa eleganza di profumi e sapori. : da sola, per un fine serata di chiacchiere. Con un pezzo di cioccolato fondente, per godere davvero. Con una fetta di tiramisù, per divertirsi. Abbinamenti Fermentazione: alta Stile: Imperial Stout Colore: bruno intenso Alcol: 7,7% Vol. Temp. di servizio: 14-16 °C Caratteristiche Prezzo: 7,00 euro – 50 cl Via Atheste, 40 C 35042 Este (PD) Tel. 349 5549529 www.birrificioestense.it birra@birrificioestense.it Birrificio Estense IN SAAZ WE TRUST Vertiga Vertiga, come vertice, come vertigine: l’ambizione e l’ispirazione circense (date un’occhiata al sito) in un unico termine. Dietro questo solido progetto, nato poco più di un anno fa, ci sono tre soci: Vittorio Pozza, l’anima imprenditoriale, Paolo Zuin, quella commerciale, e l’esperta mano di Claudio Turcato, che ha alle spalle 4 anni da birraio da Crak e altri tre da Interno 7. La sede prescelta è quella di Rossano Veneto, in territorio vicentino, ma a pochi passi dalla provincia di Padova e da quella di Treviso. L’impianto di produzione è folgorante, abbagliante e gestito maniacalmente. Un laboratorio interno tiene sotto controllo tutti i prodotti in uscita, per una qualità sempre ad alti livelli. Le linee che si trovano in commercio sono due: quella più classica, che finisce in bottiglia e destinata al settore Horeca, e quella in lattina, più giovane, fresca, accattivante, e dedicata alle birre più luppolate. Ed è proprio dalla lattina che partiamo per descrivere una Bohemian Pils realizzata con luppolo Saaz in purezza realizzata con la tecnica del dry hopping (il luppolo viene cioè aggiunto anche a freddo, nella fase di maturazione). Una vera e propria rivisitazione in stile italiano (cercatevi se siete curiosi il filone delle Italian Pils) di uno dei classici del panorama brassicolo mondiale. La schiuma particolarmente persistente preannuncia profumi dolci di malto, miele e una leggera nota di crosta di pane, che ben contrastano l’erbaceo del luppolo. All’assaggio l’amaro è deciso, ma non troppo intenso, decisamente elegante e ben integrato. Una birra che gioca sull’equilibrio più che sui muscoli, dalla grande beva. : se vi piace il sushi non lasciatevela scappare, se vi piace la pizza privilegiate quelle più semplici, se amate la carne andate sul pollo. Abbinamenti Caratteristiche Fermentazione: bassa Stile: Bohemian Pils Colore: dorato chiaro Alcol: 5,2% Vol. Temp. di servizio: 5-7 °C Prezzo: 6,00 euro – 44 cl Via Pegoraro Capitano G., 9 36028 Rossano Veneto (VI) Tel. 0424 1892117 www.vertiga.it birra@vertiga.it Vertiga LIBRI di Davide Cocco INTRECCI DI VITE – Alain Graillot e Laure Gasparotto Edizioni Ampelos Figura strana quella del vignaiolo. Normalmente testardo, caparbio, volubile. Segue le stagioni e lo scorrere del tempo con una filosofia tutta sua, fattore che lo rende diverso da tutti i suoi contemporanei. Nasce così l’idea di Alain Graillot, vignaiolo nel Crozes-Hermitage dal 1985, dopo aver seguito una carriera completamente diversa fino all’età di 40 anni, di raccontare i suoi simili. Attraverso una selezione molto personale, e grazie all’aiuto della giornalista Laure Gasparotto, Graillot racconta nel libro diverse figure di vignaiolo, con una ovvia preminenza di francesi. Nelle 168 agili pagine del libro possiamo incontrare Raymond Trollat, Jean- Louis Grippat, Auguste Clape nel Rodano, ma anche Michel Lafarge e Aubert de Villaine di Romanèe Conti in Borgogna, Anselme Selosse nello Champagne, Jean-Michel Cazes a Pauillac, Angelo Gaja in Italia, Alvaro Palacios in Spagna, Marie-Thérèse Chappaz nel cantone del Valais. Il vero pregio del libro è il punto di vista da cui viene raccontato, la visione diretta, e mai laterale, di un vignaiolo di fronte a un altro vignaiolo, e che intreccia la propria vita a quella degli altri. Quasi un racconto di famiglia, intimo, dove l’autore non si nasconde e mette in piazza pregi e difetti dell’interlocutore, mescolando la propria vita a quella degli altri. Intrecci insomma, come quelli del titolo, che danno vita a un racconto sincero e appassionato di un bel pezzo di viticoltura. Prezzo: 21,90 euro I QUATTRO ELEMENTI DEL VINO ITALIANO – LA MONTAGNA – Massimo Zanichelli Bietti Massimo Zanichelli è una firma nota a chi frequenta queste pagine: collaboratore della nostra rivista, amico di AIS, piacevole guida attraverso diverse degustazioni. Massimo ha una vita divisa a metà tra il cinema, di cui è saggista e docente, e il vino, di cui è appassionato e abile scrittore. La Montagna, il libro di cui vi vogliamo parlare, è la sua ultima fatica, ma è anche il primo di una serie di quattro in cui vuole esplorare quattro elementi del vino italiano. Si parte dall’alto, da quella montagna che complica il lavoro, ma che al contempo rende bellissimo tutto. Seguiranno nei prossimi anni la pianura, il mare e la collina. Il libro è il frutto di tre anni e mezzo di lavoro, di migliaia di chilometri percorsi per visitare tutte le cantine citate, di un lavoro di ricerca storico sulle fonti davvero imponente (basta consultare la bibliografia per rendersene conto). Ma è anche figlio della grande conoscenza e curiosità di Massimo per le realtà vitivinicole del nostro paese, frutto anche dei tanti anni passati come vice-curatore della gloriosa guida I Vini d’Italia de l’Espresso. Completa il libro un inserto fotografico con foto dell’autore che – per scelta – non sono state post-prodotte. Un libro dentro il libro, concepito senza scopo didattico, ma per mostrare l’identità della viticoltura di montagna, comparando zone diverse che dimostrino analogie. La selezione, ci ha confermato l’autore, è stata rigorosa ma soprattuto dolorosa, per le tante foto che non hanno trovato spazio. Un libro originale, come ci ha abituati negli anni la produzione letteraria di Massimo, dove è il territorio ad essere protagonista: le cantine diventano le sue interpreti. Prezzo: 35,00 euro