il personaggio LA CASA DI ADA L’Enoteca della Valpolicella, dove il cibo casalingo è un momento di festa e di condivisione. Ma anche molto di più di Alessandra Piubello Costeggi muri in pietra, tra vigneti e ville, ed entri in una corte medievale. Apri la porta dell’Enoteca della Valpolicella e ti stupisci. Il primo incontro è con la cantina, dietro un cancello di ferro battuto. Più di un migliaio di bottiglie che, se ti fermi ad ascoltare, “raccontano grandi cose, progetti meravigliosi, amori tragici e tradimenti terribili. Senti il soffio di altri tempi, di altri luoghi e ciascuno è un piccolo miracolo…”. Parole che ti aspettano tracciate su un pannello al piano superiore, tratte dal libro di Joanne Harris. Ti fermi un attimo sul pianerottolo e ascolti il vociare allegro, il tintinnare dei bicchieri, le risate e ti senti pervadere da un inaspettato senso di benessere. Spingi la porta. Elisa Ferrarini è lì, pronta ad accoglierti, con un sorriso spontaneo. Ecco la sala che dà sulla corte, con le travi al soffitto che trasmettono un senso di calore antico e l’altra sala interna, le tovaglie di lino bianco, quadri di uva alle pareti, che, qua e là, lasciano libere le pietre grezze di apparire. Siamo nella “casa” di Ada Riolfi. Vino, patate e mele rosse L’INIZIO È il 1994 quando Ada vede per la prima questo luogo, un cascinale ricavato da un fienile di un complesso rurale del XV secolo. Corrisponde a quello che cerca: “me lo sono sentito addosso”, afferma. Facciamo un salto indietro nel tempo per tornare alla Valpolicella di quegli anni. Tutte le osterie sono a Verona, in zona non esistono. Il territorio è in fermento, a Fumane sta per partire , il centro di appassimento per i viticoltori valpolicellesi, una svolta per il comprensorio. Un progetto che è la tesi di laurea del compianto Prof. Roberto Ferrarini, marito di Ada. A Fumane dunque si confrontano produttori già famosi e altri che faranno la storia della Valpolicella. È tempo di trovar loro una sede d’incontro enoico. “Il mio sogno sin da bambina – racconta Ada, sessantacinque anni e una carica di vitalità impressionante – era quello di avere un ristorante mio. Ma se mio marito non mi avesse sfidato, non ci sarei riuscita. Questo luogo è un sogno realizzato, ma ancora più in grande di quello che avevo sognato!”. Nel 1996 apre quello che definisce “un ristoro”. Il fulcro è il vino, poi qualche piatto della tradizione (sopressa e polenta, pasta e fagioli, stracotto di manzo). I prodotti vengono scelti con estrema cura e attenzione. Nel 2000 il destino bussa alla porta: il cuoco se ne va su due piedi e Ada prende in mano la cucina dell’Enoteca. La rete tra le donne del territorio diventa salvifica: ognuna le porta in dono la ricetta più importante della propria famiglia. “La trattora”, come Ada dice di sentirsi adesso, ridendo, pensando alla sua capacità di lavoro e alla sua forza, tanto che si vede come un’Ave Ninchi con il grembiule, devia dal percorso iniziale in sala: entra in cucina e le ricette locali fioriscono. Terre di Fumane I LUOGHI MAGICI DELLA VALPOLICELLA A poca distanza dall’Enoteca si celano luoghi sconosciuti ai più. A parte le note cascate di Molina, il tempio di Minerva, la grotta paleolitica, la chiesa di San Giorgio, esistono angoli naturalistici di impressiva bellezza. Ada Riolfi, nata a San Floriano di Valpolicella, conosce il territorio molto bene, per averlo vissuto e camminato. “Quando smetterò di cucinare, farò da guida ai miei commensali per far loro scoprire la Valpolicella. Attraverso l’Associazione Ristoratori Tavole della Valpolicella stiamo per pubblicare la carta dei sentieri del nostro territorio”. Ada conosce molto bene anche tutti i vigneti valpollicellesi e potrebbe davvero diventare una fonte di informazione preziosa.