Per condimenti si intende una serie di sostanze che vengono aggiunte nella realizzazione di una ricetta con la finalità di rendere più definito e gradevole il sapore della preparazione.
L’utilizzo dei condimenti può cambiare il profilo organolettico di un piatto, e quindi incidere inevitabilmente nella scelta del vino da abbinare. La scelta e soprattutto il dosaggio dei condimenti è fondamentale per creare la giusta armonia di sapori. Un piatto poco condito o scarsamente aromatizzato è poco gradevole e appetibile, ma anche un piatto troppo condito risulta sgradevole e in entrambi i casi può risultare impossibile ogni tentativo di abbinamento.
Il condimento più usato è certamente il cloruro di sodio, comunemente chiamato sale da cucina. Il suo utilizzo è pressoché costante e caratterizza gran parte dei piatti della cucina mondiale. La presenza del sale in molti alimenti è anche dovuta al suo ruolo di conservante. L’apporto del sale conferisce soprattutto la sensazione della sapidità, oltre a esaltare e a interagire con le altre componenti gustative. La sua presenza è molto importante in quanto capace di indirizzare e condizionare la scelta del vino in abbinamento.
Il sale è utilizzato anche in molte preparazioni di pasticceria. Il suo scopo è soprattutto quello di esaltare il sapore, di ridurre l’umidità o, in alcuni casi, di supportare la lievitazione. La netta dolcezza, dovuta alla presenza di zucchero o di altri elementi dolcificanti, fa sì che queste piccole aggiunte di sale non generino alcuna sapidità.
Altri condimenti molto diffusi sono le spezie e le erbe aromatiche, come anche oli e grassi che conferiscono sensazioni gustative tattili e arricchiscono il sapore dei piatti e delle preparazioni a cui vengono aggiunti. L’aceto, infine, utilizzato come semplice aggiunta, o unito a salse o intingoli, caratterizza il sapore dei piatti, conferisce una tendenza acida più o meno spiccata oltre a interagire con le altre componenti gustative e tattili del cibo.
