Anche nel caso dei suini si possono distinguere diverse tipologie, in funzione del sesso e dell’età a cui vengono macellati:

  • Lattonzolo: ovvero il piccolo del suino, chiamato anche “maialino da latte”, viene nutrito solo con latte e fornisce una carne tenera e dal colore rosato.
  • Maiale: il suino destinato alla macellazione, sia maschio castrato che femmina, produce carne che si riconosce per il colore rosso-rosa e per la consistenza pastosa, dalla grana finissima, nonché da depositi di grasso sotto la pelle e intramuscolari.
  • Verro: maschio del maiale, è destinato alla riproduzione. La sua carne, infatti, presenta un odore particolare, molto sgradevole, che la rende pressoché inutilizzabile a scopo alimentare.
  • Scrofa: la scrofa è la femmina del maiale destinata alla riproduzione. La sua carne è di colore rosso scuro e ha una grana grossolana.

Le migliori razze sono allevate con grande attenzione per produrre carni di altissima qualità. In Italia ce ne sono diverse e vengono utilizzate sia per produrre carni fresche che salumi:

  • Il Nero dei Nebrodi, chiamato anche Nero siciliano o suino Nero dell’Etna;
  • La Casertana, chiamata anche Pelatella;
  • Il Suino Nero di Calabria, chiamato anche Apulo-calabrese;
  • La Cinta Senese, originaria delle colline di Siena e molto diffusa in Toscana;
  • La Mora Romagnola, chiamata anche Bruna Romagnola o semplicemente Mora.