Dalla lavorazione di panna montata, zucchero a velo e vaniglia (o altri aromi), si ottiene la , così chiamata in onore del Castello di Chantilly, e indicata anche con il nome “neve di latte”. In Italia il termine crema chantilly viene spesso usato per indicare la , ottenuta dall’amalgama di panna montata e crema pasticciera. crema chantilly crema diplomatica Le creme sono alla base dei dolci al cucchiaio caratterizzati da una consistenza tanto cremosa da necessitare l’uso di un cucchiaio per la loro consumazione. Tra i principali, ci sono la crème brûlée, i budini, le bavaresi, il bonèt, il crème caramel, la crema catalana, il dulce de leche, la panna cotta, il biancomangiare, l’île flottante, lo zuccotto, il montebianco, e molti altri ancora. A questi dolci cremosi, che vanno serviti freddi, non mancano , e . Talvolta potrebbe essere presente una delicata tendenza amarognola, come nel caso della , o del . La grassezza, seppur presente, non è molto pastosa, la masticazione è quasi nulla e la succulenza non è mai eccessiva. dolcezza intensità persistenza gusto-olfattiva crème brûlée crème caramel Nell’abbinamento con il vino è importante andare a ricercare la dolcezza, la struttura e la persistenza, senza necessariamente il bisogno di grande acidità. Per questo motivo con i dolci al cucchiaio si riescono a creare abbinamenti armonici con vendemmie tardive o passiti, ottenuti da uve aromatiche come moscato bianco o malvasia. Le creme sono spesso abbinate alle paste di base nella realizzazione di molti dolci. Con la loro consistenza morbida e cremosa, delle paste di base, garantendo una maggiore succulenza. Le creme contribuiscono a dare al dessert e , oltre al loro caratteristico profilo aromatico condizionando e . riducono la sensazione di pastosità dolcezza struttura intensità persistenza gusto-olfattiva