Il formaggio d’alpeggio dei contadini di montagna

di Mara Micolino, foto di Antonio Candussio

La vista, da quassù, è su tutta la valle del Tagliamento: si vede Tolmezzo e il monte Amariana, fin sulla cima. Luca Petris, il più piccolo di sei fratelli (due maschi e quattro femmine) si avvicina da lontano con un gruppo di mucche al seguito: nessun bastone, il cane pastore raccoglie le vacche dal fondo e a lui basta accompagnarle con la mano, quasi le accarezza mentre le chiama per nome. Sapori di Malga è l’azienda agricola della famiglia Petris, da sempre. “Solitamente spiega Luca c’è sempre una data storica che segna l’inizio di un’attività, ma non nel nostro caso. Abbiamo voluto scrivere da sempre, perché nessuno di noi si ricorda di un nonno muratore ride Siamo sempre stati contadini”. I genitori si occupavano di una decina di mucche, il papà andava anche a lavorare nelle malghe altrui per arrotondare. Con il crollo del prezzo del latte è arrivata la decisione di trasformare il prodotto della mungitura e produrre direttamente formaggi, cosa che continuano a fare anche oggi. Nel frattempo la stalla si è ingrandita, le mucche sono diventate quaranta e nel 2005 è stata affittata Malga Losa: una casera a 1800 metri slm nella frazione di Lateis, tra Sauris e Ovaro, dove si pratica l’alpeggio da metà giugno a metà settembre.


La
transumanza dura circa dodici ore perché si fa a piedi. Secondo Luca le mucche così sono più tranquille rispetto a un viaggio sui camion: “Potrei lasciarle anche andare sole, forse ci impiegherebbero il doppio del tempo, ma la strada ormai la conoscono, non hanno mai sbagliato un incrocio”. In malga le mucche sono al pascolo tutto il giorno e consumano esclusivamente erba, senza alcuna integrazione che andrebbe a compromettere il prodotto finale: il formaggio Ciuc di Mont. “Volevamo dare al Ciuc l’importanza che merita e preservare la sua tipicità, alla fine ha tutti i requisiti dei più grandi formaggi alpini”. Il disciplinare prevede la lavorazione del latte crudo con la pastorizzazione se ne perderebbero le proprietà senza l’aggiunta di fermenti e la quota di produzione superiore ai 1200 metri slm, dove si trova solamente erba di montagna.


Una
volta tornate a valle, le mucche si preparano gradualmente alla stagione invernale: il passaggio da erba a fieno di cui si ciberanno tutto l’inverno è il più graduale possibile per non compromettere il metabolismo degli animali. La giornata del malgaro inizia prestissimo e dopo la mungitura si procede prima con la produzione del formaggio il fratello maggiore Gianni è l’esperto casaro poi della ricotta, del burro e delle altre preparazioni come lo yogurt, la robiola e la caciotta in cui si cimenta Luca. Delle sorelle, Luciana è sempre presente in azienda, invece Sandra, Marcella e Annamaria arrivano nel tempo libero, quando non sono impegnate nel loro lavoro. Semplici gesti, sguardi complici tra fratelli in cui si percepisce il forte legame che li unisce. Si occupano anche della produzione di fieno, l’epilogo di un ciclo che in realtà inizia con la concimazione: se si commette un errore in quella fase, il fieno ne risentirà e di conseguenza anche il formaggio: “Bisogna prestare attenzione a tutti i passaggi, nel rispetto del ciclo della natura e dell’animale: questa è la chiave per un prodotto finale sano”.


Luca
non ha in mente una futura espansione della mandria: “Una quantità superiore di capi comporterebbe uno sfruttamento del terreno, quindi una minor resa e una qualità inferiore. Non me lo posso permettere, e sinceramente sto bene così precisa mentre accarezza la piccola Cuba, l’ultima nata a marzo 2020 È cocciuta, non vuole stare con le altre: una vera birbante”. Da adolescente Luca voleva fare il meccanico e non il contadino, ma “quando ce l’hai nel sangue ammette non puoi sottrarti”. Ora è lui lo spirito creativo di Sapori di Malga: va ai mercati, contatta i negozi e progetta ampliamenti strutturali. “Mi dedico totalmente all’azienda anche perché non ho nemmeno un hobby nella mia vita. Faccio già ciò che amo.”


FAMIGLIA PETRIS SAPORI DI MALGA

Strada Esterna Corso 14, Ampezzo (UD)

Tel. 329 5330611 www.famigliapetris.com