Scoprire Cormòns senza muoversi. O quasi di Francesco Antonini, foto di Fabrice Gallina T utti a dire: che bella cosa l'enoturismo, la possibili tà di entrare in azienda e incontrare direttamente il produttore per degustare il suo vino anche in un giorno qualunque, al di fuori di Cantine aperte e degli altri periodici eventi. Sono spesso incontri speciali per l'appas sionato che vuole saperne di più, ma anche per chi il vino lo fa e grazie a questi contatti diretti è finalmente in grado di dare un nome e un volto a quello che in modo un po' freddo viene chiamato consumatore o cliente. Ma c'è un problema per chi è titolare di una piccola azienda e non può permettersi di destinare dipendenti ai compiti di accoglienza. Un problema che in fondo conoscia mo tutti e si chiama tempo. Se sto con il cliente, se gli raccon to il mio vino devo per forza interrompere le altre attività in campagna o in cantina e rimandare magari un altro incon tro, o una telefonata importante. Certo, poi alla fine della chiacchierata quasi certamente venderò qualche bottiglia, ma solo un'ordinazione imponente potrebbe rendere eco nomicamente sostenibile l'accoglienza diretta e quotidiana. E proprio da questo incrocio tra un desiderio, l'incontro con gli appassionati e un ostacolo – la ridotta dimensione della maggior parte delle aziende vinicole del Collio – ha preso vita poco meno di quarant’anni fa l'Enoteca di Cormons. Un'idea portata avanti con testarda coerenza da Dario Raccaro, che ne è stato presidente per più di trent'anni pri ma di cedere il testimone a Michele Blazic. Idea semplice, ma vincente come spesso accade: la cooperativa è formata da 32 produttori che nel centro storico della cittadina ca pitale del Collio, a due passi dal duomo, mettono in vendi ta e fanno degustare i loro vini. Chi viene qui per la prima volta può in un colpo solo, senza spostarsi dal bancone, assaggiare e acquistare prodotti firmati da aziende diver se. Facendosi un’idea molto precisa del territorio, se pen siamo che qui si trovano le bottiglie di più della metà dei produttori cittadini. Chi già conosce il Collio può invece confrontare i prodotti dell'uno e dell'altro, approfondire la conoscenza dei diversi vitigni e terroir, oppure ancora richiedere una degustazione guidata più ampia e com plessa, grazie alla possibilità di utilizzare l'ampia sala al piano superiore di questo stabile d'epoca. “Siamo una società cooperativa – riassume il nuovo presidente, classe 1984, guarda caso proprio l’anno di na scita dell'Enoteca – formata da 32 viticoltori e da un socio speciale, il Comune di Cormons, che ci è molto vicino. Lo stabile, infatti, è di proprietà pubblica e noi paghiamo l'af fitto”. In busta paga ci sono anche cinque dipendenti, tra i quali la direttrice Gaia Rossella Sain, “tutto personale pre parato – assicura Blazic – in grado di guidare i clienti nelle degustazioni e negli acquisti”. I vini si assaggiano a prezzo “politico”, 1 euro a bicchiere, mentre le bottiglie sono propo ste con un leggerissimo ricarico rispetto a quanto si paghe rebbe andando direttamente in cantina. Il giocattolo funziona bene, se è vero che ha superato indenne anche la fase più buia dell'emergenza Covid senza bisogno di mandare a casa nessuno, anche grazie allo shop on line e alle ordinazioni dei numerosi clienti abituali, tra i quali ci sono appassionati e tecnici del settore che vivono anche in Gran Bretagna o negli States. Il giovane presiden te, titolare di un'azienda a Zegla, spiega lucidamente i mo tivi del successo: “Innanzitutto – è il ragionamento di Bla zic – l’Enoteca ha aiutato i soci produttori a migliorare più rapidamente la qualità dei loro vini. E il motivo è semplice: tra soci si fanno spesso degustazioni, anche alla cieca e si fi nisce per imparare sempre qualcosa di nuovo dall'altro. Di fronte a una bottiglia eccellente è infatti inevitabile doman dare: ma cosa hai fatto di diverso? Innovazioni che spesso diventano patrimonio comune”. Un secondo aspetto importante è legato al turismo: “Siamo in pieno centro - continua Blazic, che nel CDA è affiancato da altri giovani produttori tra i quali il presidente dedica una menzione speciale a Luca Raccaro, il figlio di Dario - e per anni le nostre dipendenti hanno fatto in sostanza da infopoint, indirizzando i visitatori non solo verso le cantine degli associati, ma anche verso altri produttori, ristoranti, enoteche. Ora che qui vicino ha aperto l'ufficio di Promoturismo, facciamo un ulteriore gioco di squadra”. La terza caratteristica vincente di questa equipe cormonese è la promozione: “Grazie ai contatti che si sviluppano in enoteca andiamo spesso a proporre i nostri vini all'estero, specie in Austria, Germania e Svizzera, ma pure in altre re gioni italiane”. Ne sono testimonianza, al piano di sopra del locale, le tante bottiglie – da collezione, conviene sottolinea re – che provengono dai diversi angoli del mondo. “Chi è il nostro cliente-tipo? Dai mesi estivi all'inizio dell'autunno – risponde la direttrice Sain, che ha il polso della situazione – un turista di anno in anno sempre più preparato e mediamente più giovane”. Due bei segnali, non c'è che dire. “Nei mesi invernali prevalgono invece i tecnici del settore e i soci dell'AIS o di altre associazioni di cui ospi tiamo i corsi di qualificazione professionale. I gruppi sono numerosi: ne arrivano mediamente 3-4 a settimana”. E in periodo Covid il calo degli stranieri è stato compensato da un aumento di visitatori da altre regioni d'Italia. L'Enoteca viaggia così bene che si è pensato – anzi, si è già deciso – di aumentarne la cilindrata. Con due operazio ni parallele. “Stiamo per modificare lo statuto originario che prevedeva di accogliere nella cooperativa solo i produt tori con la sede nel territorio comunale di Cormons. Apri remo anche alle aziende che si trovano negli altri comuni della zona doc Collio”, annuncia Blazic. Con un’ulteriore, importante novità: potranno entrare nella cooperativa an che le realtà agroalimentari del territorio, con le quali pe raltro già esiste un rapporto di amicizia e collaborazione. In Enoteca salumi e formaggi locali costituiscono la base dei piatti freddi che si possono gustare a pranzo o di sera, nell’arco dell’orario di apertura continuata 11.00-21.00. Accanto all’allargamento della compagine sociale si attende la fase-due della struttura immobiliare, progetta a qualche anno fa da Regione e Camera di Commercio di Gorizia-Trieste, enti pronti a investire nella riqualificazio ne e nell’ampliamento dello stabile per farlo diventare un vero e grande Centro di promozione e valorizzazione del territorio del Collio. Idea bellissima che però si è scontrata con una serie di problemi tecnici e vincoli, tanto che Blazic – forse per scaramanzia – preferisce non ipotizzare date di inizio o fine lavori. In ogni caso, il piano di ampliamento è l’ulteriore di mostrazione che il modello dell’Enoteca gestita dai produt tori funziona, sia in termini di promozione sia in termini di fatturato. Viene anzi da domandarsi come mai siano così rari esempi del genere in regione e tutto sommato anche in Italia. In Francia questo tipo di iniziativa è frequente. Un esempio interessante si trova a Macon, capitale del sud della Borgogna, dove la Maison maconnaise des vins fa as saggiare (gratis) e vende le bottiglie di numerosi produttori del Maconnaise e della vicina Cote Chalonnaise, anche in questo caso con un piccolo ricarico rispetto al prezzo pra ticato in cantina. Situazione simile, per chi ama i potenti rossi del sud della Francia, a Chateauneuf-du-Pape, dove la Maisons des vins Vinadea, enoteca ufficiale dell’appella tion, propone degustazioni gratuite e bottiglie di 200 pro duttori di tutta la zona del Rodano. ENOTECA DI CORMÒNS Piazza XXIV Maggio 21, Cormòns (GO) Tel. 0481 69600 – www.enotecadicormons.com