Nel vecchio Casato l’arte del contadino

di Silvia Martinuzzi, foto di Leonardo Fabris

Nei pressi di Valvasone, uno dei borghi più belli d’Italia, inizia l’area delle Risorgive. Ai piedi delle Alpi, la pianura friulana ha raccolto nei millenni le ghiaie dei ghiacciai e dei fiumi, nelle quali sprofondano le immense quantità d’acqua che qui riaffiorano spontaneamente, trovando terreni argillosi. Siamo a San Lorenzo, grazioso e tranquillo paesino dove troviamo Casato Bertoia. La famiglia Bertoia, erede di secoli di tradizione, continua a costruire la propria storia nelle campagne che furono dell’avo Bartolomeo e si impegna da cinque generazioni nella coltivazione della terra. A portarla avanti oggi è Cesare Bertoia entusiasta e dai mille interessi, che quando parla della sua famiglia e della campagna, si illumina. Accanto a lui, sempre presenti la moglie Ada, le figlie Giorgia e Arianna e la madre Anna Maria Bertuzzi. Altra importante presenza al Casato – sottolinea Cesare – è Cinzia Francesca Botteon, curatrice di eventi che ha portato l’arte in azienda, organizzando concerti, mostre temporanee e visite guidate alla vicina Pieve antica, sempre abbinate alla degustazione dei prodotti aziendali anche in sinergia con altre aziende agricole. Innato senso per la filosofia green, al Casato si respira tradizione ed esperienza nell’antichissimo mestiere del lavorare la terra, ma anche attenzione all’innovazione tecnologica: mezzi e attrezzature sono all’avanguardia e orientati al sostegno e al rispetto del territorio. Il lavoro in campagna è in costante armonia tra uomo e natura, partendo dal concetto che l’azienda deve restituire alla terra ciò che essa generosamente dona ogni giorno.