La bufala mediterranea ha preso casa ad Aviano

di Alessandro Martin, foto di Alessandro Martin

Solitamente nell’assaggiare una gustosa mozzarella di bufala la nostra mente associa in modo del tutto spontaneo questo rinomato latticino alle zone soleggiate dell’Italia meridionale, elette a uniche terre di produzione. Appare pertanto strano constatare che nella regione più piovosa d’Italia possano esistere alcuni virtuosi esempi di allevamenti bufalini, quattro per inciso, pregevoli quanto quelli più popolari del Mezzogiorno. Tra questi si inserisce a pieno titolo l’Azienda Agricola Capovilla Michele di Castello d’Aviano, la più grande del settore in Friuli-Venezia Giulia, che fa dell’allevamento di bufale motivo di orgoglio per la pedemontana pordenonese.

L’attività, a impronta prettamente familiare, è condotta dai fratelli Capovilla, Massimiliano e Simone, con l’aiuto di alcuni collaboratori e la supervisione del padre Michele, che ne è stato il fondatore negli anni 70, quando, ancora alle prese con il proprio lavoro di postino, nel tempo libero e nei fine settimana si dedicava con passione alla coltivazione di alcuni campi di cereali, come orzo e frumento e alla produzione di fieno per cavalli. La svolta avviene però verso la fine degli anni 80 e coincide con la volontà di arricchire le mansioni agricole tramite l’acquisto di qualche animale da allevare, desiderio mai sopito da Michele. Inizialmente si pensa di dare vita a un classico allevamento bovino, ma sorgono subito dei problemi legati soprattutto alle quote latte. Solo nel febbraio del 1992 la situazione si sblocca, quando, grazie al contributo di ERSA che fornisce sovvenzioni per l’allevamento di bestiame alternativo alla mucca, l’azienda acquisisce 32 esemplari di bufala, animale poco presente in regione, ma dalle grandi potenzialità. I primi tre anni di attività risultano complicati, poiché a una buona produzione di latte bufalino corrisponde una certa diffidenza verso i latticini prodotti da piccoli caseifici della provincia. Nel 1995 le cose migliorano: i Capovilla iniziano una proficua collaborazione, durata quasi vent’anni, con le Latterie Friulane, incrementando negli anni il numero di bufale, ampliare i locali per l’alloggiamento e la mungitura e crearsi una rispettabile nicchia di mercato.