Mangiavino - Numero 28 Estate-Autunno 2023 Associazione Italiana Sommelier
copertina di Mangiavino - Numero 28

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Questo numero di Mangiavino arriva in edicola assieme alla vendemmia 2023. Ogni anno, in questo periodo, si affollano le previsioni sull’annata. Noi non le faremo perché generalizzare su prodotti che hanno una loro specificità territoriale e vengono fortemente condizionati da andamenti microclimatici, non avrebbe senso. Non ci piace nemmeno affidarci alla stima sulle quantità della raccolta, perché pensiamo che le annate migliori non siano quelle abbondanti. 


Come consumatori e divulgatori del vino di qualità, ci auguriamo che la scelta della vendemmia – uno dei passaggi cruciali del mestiere di vignaiolo – non venga influenzata dalle mode o da comodità operative, ma bensì dalla tipologia del vitigno e dalle caratteristiche del vigneto. L’uva – a differenza degli altri frutti – una volta staccata dalla propria pianta interrompe il processo di maturazione e ciò comporta che l’equilibrio di componenti che tanto desideriamo incontrare nel vino, non sarà più assicurato naturalmente, ma dovrà essere ricercato attraverso mai perfette correzioni di cantina. 


Da millenni l’uomo ha il privilegio di trasformare l’uva in vino: lo può fare cercando l’armonia del frutto grazie al lavoro della Natura oppure, con una certa presunzione, sostituirsi in parte a essa affidandosi alle conoscenze apprese grazie alla scienza enologica. 


I cambiamenti climatici rendono sempre più difficile raggiungere l’equilibrio nell’acino e la proporzione ideale tra le diverse sostanze che si sono formate durante il ciclo annuale della vite in un rapporto condizionato dalle differenze che contraddistinguono un’annata dall’altra. L’augurio è che i nostri straordinari vignaioli riescano a essere, seppur a fronte di un non facile percorso produttivo, sapienti custodi dell’equilibrio che l’annata 2023 ci ha lasciato in eredità regalandoci vini che siano in grado di restituirci il loro luogo e l’esito di una stagione. 


Renato Paglia 

Presidente Associazione Italiana Sommelier del Friuli Venezia Giulia