Il Piron che fa rima con eccellenza e resilienza

di Mattia Violino

La resilienza è definita in fisica come la capacità di saper assorbire gli urti senza rompersi, in psicologia è l’attitudine ad affrontare e superare un evento traumatico riorganizzando positivamente la propria vita. E questa definizione calza a pennello parlando di Matteo e Christian, soci del Piron dal Re, capaci di districarsi brillantemente tra le insidie di questi ultimi anni, non solo mantenendo alto il livello di qualità dei servizi offerti ma addirittura continuando a migliorarsi. Ubicato a Zompicchia, piccolo paese del medio Friuli alle porte di Codroipo, il locale nasce nel novembre 2017 ridando vita a una tipica osteria, che prima era un negozio di alimentari e andando a ritroso nel tempo una antica latteria turnaria. Insomma uno spazio sempre al centro della vita sociale del paese e che è rimasto tale anche oggi, seppure con un deciso cambio di rotta.
Sì perché Matteo, l’anima della cucina, porta come bagaglio culturale l’esperienza quasi ventennale fatta in giro per il mondo come chef della realtà Cipriani, da New York ad Abu Dhabi, da Punta del Este in Uruguay fino a Venezia. Ed è proprio condividendo l’esperienza nella città lagunare che crea il legame con il suo futuro socio Christian, all’epoca giovane cameriere emergente dell’Harry’s bar con la passione per il vino, ora maître e sommelier nel loro ristorante. Ciò che li ha spinti a lasciarsi alle spalle il porto sicuro della Serenissima è stato il desiderio di creare uno spazio in cui poter sviluppare le loro idee di ristorazione, partendo dalle tradizioni in cui sono cresciuti, per poi mescolarle e migliorarle con spunti provenienti da altre parti del mondo.