Caffè, dolci e tradizione Faggiotto alla prova del 3 di Bruno Cataletto, foto di Fabrice Gallina Il temine giapponese nagomi indica il raggiungimento di una condizione di equilibrio e di armonia fra i diversi elementi che caratterizzano la nostra vita. Nel caso di Giuseppe Faggiotto, che nel lontano 1974 si innamorò della professione di artigiano del cioccolato e fondò lo storico marchio Peratoner, questi elementi a Trieste sono rappresentati dal Caffè degli Specchi, dal Caffè Tommaseo e dalla pasticceria La Bomboniera di cui è il vulcanico proprietario. Si tratta di tre realtà in cui la tradizione sfida l’innovazione e la creatività. Il nostro percorso ha inizio dal Caffè Tommaseo, il più antico di Trieste, intitolato allo scrittore e linguista Niccolò Tommaseo, aperto quasi duecento anni fa, nel 1830, e situato proprio davanti al mare. L’interno, diviso in una zona bar e una zona ristorante, racchiude un arredamento fine ‘800 con sedie realizzate dall’ebanista Michael Thonet e specchi da parete belgi che ci trasportano immediatamente in un’atmosfera tipicamente viennese. Da sempre uno dei centri culturalmente più attivi della città, ha ospitato fra i suoi clienti personaggi del calibro di Henri Beyle (Stendhal), Virgilio Giotti, Giani Stuparich, Pier Antonio Quarantotti Gambini, Italo Svevo, Claudio Magris e Umberto Saba, che in una lettera inviata a un’amica nel 1953 sottolineava come il Tommaseo fosse stato il primo caffè della città a servire il gelato. Gli ambienti si prestano bene per cene di lavoro, conferenze, presentazioni di libri o eventi. La rivisitazione in chiave moderna dei piatti tradizionali della cucina locale è accompagnata da un’attenta scelta di vini prevalentemente del territorio, in particolare del Carso triestino. Lasciato alle nostre spalle il molo Audace, ci dirigiamo verso piazza Sant’Antonio alla volta di quella che viene considerata una delle pasticcerie più belle d’Italia, La Bomboniera. Da pasticcere e maître chocolatier, Giuseppe Faggiotto si è innamorato a prima vista di questo gioiello in stile “liberty”, inaugurato nel lontano 1836 da una famiglia ebraica, e caratterizzato dalla presenza di un originale forno a legna da cui escono prelibatezze di ogni tipo. Rigojanci, Dobos, Lettere d’amore, Presnitz, Putizza, Pinza sono nomi amati da tutti i triestini che si recano in questo tempio della dolcezza. Nuovamente la tradizione, in questo caso quella austro-ungarica, si è sposata in maniera perfetta con la pasticceria Peratoner. Una leggera brezza ci accompagna nella nostra passeggiata verso l’ultima delle nostre mete, il Caffè degli Specchi in piazza Unità D’Italia, un tempo nota come Piazza Grande. Questo locale storico, fondato nel 1839 all’interno di Palazzo Stratti, è l’unico rimasto tra i quattro caffè che adornavano un tempo questo splendido salotto a cielo aperto di fronte al Golfo di Trieste. Sedersi all’interno del locale o a uno dei suoi tavolini in piazza ci porta a rivivere le atmosfere dell’Impero Asburgico e a ricordare che tutti i principali eventi di questa città sono passati per il Caffè degli Specchi, così chiamato perché, fin dalla sua inaugurazione, era tradizione incidere gli avvenimenti storici più importanti su specchi o lastre di vetro di cui purtroppo sono sopravvissuti solo tre esemplari. Fu molto frequentato anche grazie ai concerti che si tenevano fra le sue mura, diretti dall’esordiente Franz Lehar. Ancora oggi è un abituale luogo di ritrovo per discutere di affari o di letteratura sorseggiando un buon caffè o consumando un pranzo leggero. La sfida che si è trovato a dover fronteggiare Giuseppe Faggiotto, con l’aiuto del figlio Riccardo e della moglie Anna, era indubbiamente molto stimolante. Il Caffè Tommaseo, La Bomboniera e il Caffè degli Specchi fanno parte da tempo immemorabile del tessuto culturale e socioeconomico di Trieste e negli ultimi anni hanno rappresentato anche una meta obbligata dei numerosissimi turisti che visitano la città. Da un lato, quindi, era necessario e obbligatorio conservare le atmosfere e le tradizioni che hanno reso famosi questi locali e dall’altro era doveroso immettere in essi una certa dose di modernità. E ci sembra, senza ombra di dubbio, che Faggiotto abbia raggiunto il suo ! nagomi : Piazza Niccolò Tommaseo 4, Trieste Tel: 040 362666 – : Via XXX Ottobre 3, Trieste Tel: 040 632752 – Caffè Tommaseo www.caffetommaseo.it La Bomboniera facebook.com/LaBombonieraTs Piazza Unità d’Italia 7, Trieste Tel: 040 661973 – Caffè degli Specchi: facebook.com/CaffedegliSpecchiTrieste