Il Friuli Venezia Giulia non sa di avere tra le mani dei tesori, non è ancora abbastanza consapevole dell’alta qualità dei suoi prodotti. Se lo
dicessimo soltanto noi potremmo essere facilmente accusati di partigianeria, ma qui a parlare è un esperto di marketing e mondo digitale come Raffaele
Petriccione, artefice operativo del portale e-commerce dell’Associazione Allevatori, un sito attivo soltanto da pochi mesi eppure già ben frequentato,
come capita alle idee che colgono nel segno.
Fabiano Simsig, dirigente dell’Associazione di Codroipo e specialista dell’attività casearia incaricato di seguire questo negozio virtuale che può già
contare sulla partecipazione di 60 aziende, ci aggiunge un aneddoto che spiega il concetto e per di più strappa un sorriso: “Un produttore della Carnia
– racconta – realizzava un eccellente burro da affioramento. Era un prodotto talmente pregiato che i clienti se lo contendevano, non dico fino ad
arrivare alle botte per accaparrarselo ma quasi. Ebbene, nonostante il boom della domanda quel produttore non voleva aumentare il prezzo del suo burro,
faceva resistenza. Anzi era stato sfiorato dall’idea di non produrlo più per non creare scontento tra i suoi clienti, piuttosto che adeguare il prezzo
come avrebbe suggerito la logica di mercato”. Certo si tratta di un caso-limite, ma emblematico di un mondo alle prese da sempre con il problema di far
marciare sulla stessa strada le parole qualità e redditività.