La tavola è imbandita, ti hanno invitato a cena, stai osservando i piatti, ma soprattutto stai osservando la bottiglia al tavolo. Attorno a te ci sono
persone che chiacchierano, sorridono, sono tue amiche. Tutte sanno che sei, per via del corso che stai seguendo, o stai per diventare, un sommelier.
Poco importa cosa significhi, l’importante è però che attorno a te ci sono persone che non stanno osservando quello che osservi tu.
C’è una ragazza dai capelli castani che regge il calice dal corpo e non dallo stelo, scuotendolo ad ogni gesto e rendendo vane le bollicine all’interno.
Il suo compagno fa lo stesso, affondando il naso e bevendo di disgusto, dicendo che a lui il Prosecco non piace, mentre tu sai che state bevendo un
metodo classico Blanc de Noir. Ce ne sono altri che azzannano calici di rosso avidamente, sorseggiando generosi e ricordando a tutti di non bere
vino bianco perché a loro fa mal di testa. Non è un incubo, è la semplice realtà. Alla fine del giro di tavolo ci sei tu. Stai osservando e quasi non
vorresti parlare, ma il solo fatto di aver fatto qualche lezione sul vino ti sta facendo avere un’opinione sulle persone, e, a ben guardare, nemmeno tu
del vino ti stai interessando veramente. A te, tutti loro, chiedono un’opinione sui vini a tavola. Ecco qui: la domanda tentatrice. Vogliono la tua
opinione. Cosa farai? Che cosa risponderai?
Siamo malati terminali di opinioni in un’epoca dove l’autorevolezza si risolve in like. Siamo circondati giornalmente da opinioni che riguardano ogni
argomento possibile: a volte ben argomentate, altre meno, ma tutte sullo stesso piano, alla mercé di chi affronta argomenti più o meno consapevolmente.
È bene avere un’opinione, ci mancherebbe, è la piuma di Dumbo per credere di poter volare almeno un po’ nel vuoto della vita senza paura di cadere.
L’opinione è di per sé cangiante ed è costruita apposta per poter essere successivamente destrutturata, cambiata, riordinata e possibilmente migliorata.
L’opinione dovrebbe trasformarsi nell’autostrada verso la verità dove giustamente bisogna pagare un pedaggio per poter arrivare a destinazione.