L’azienda registra una produzione annua di 15 mila bottiglie soprattutto di Fortana DOC e 5 mila bottiglie delle altre etichette DOC. “Il futuro del Fortana, lo vedo rosa – dice Fogli – si tratta di un vino che tende a una crescita nelle vendite, anche se sconta la scarsa promozione e la limitata proposta di abbinamento ai menu, che sono soprattutto a base di pesce, da parte di larga parte della ristorazione di questo territorio”. Mentre “un discorso a parte merita il vitigno russiola, che è stato registrato dal 2023 come vitigno regionale e che si ritiene sia addirittura antecedente al Fortana”. Proprio per dare continuità al progetto di mantenimento e valorizzazione di questo vitigno autoctono, ne è stata avviata la produzione con un’interessante etichetta denominata “L’Ursiola”, da parte della Cantina Mattarelli, con sede a Vigarano Mainarda, nell’entroterra ferrarese. Un vino che sta iniziando a incontrare il gradimento di molti wine lovers e di numerosi ristoratori, la Russiola è un rosato fruttato, con spiccata acidità che non sovrasta l’importante abboccato, creando una commistione di sensazioni contrastanti, fresco, poco alcolico di soli 10 gradi, ottimo abbinato in particolare con il fritto di pesce. Attualmente la produzione si aggira sulle 1.200 bottiglie da parte degli unici due produttori nel territorio di Comacchio, l’azienda Ca’ Nova e l’azienda Fondo Spineta, di cui è titolare Miriam Bologna, coadiuvata dal marito Sandro Colombi, e situata a Lido di Spina in comune di Comacchio.
E proprio Sandro Colombi, che non intende rassegnarsi al lento declino che condurrebbe fatalmente alla progressiva estinzione del vitigno russiola, intende impiantarne nuovi filari. La vendita della Russiola viene effettuata da Marino Fogli in piccole quantità e dall’azienda vitivinicola Mattarelli, che vinifica e imbottiglia tutto il vino che viene prodotto dalle due aziende, per poco più di 20 mila bottiglie. Una produzione davvero troppo limitata per imporsi in un mercato già così competitivo. Colombi vede per la Russiola “un futuro problematico, sia per il mantenimento dei vitigni che come promozione del vino, soprattutto per la ridotta produzione. Siccome la russiola tende all’estinzione, sto progettando di reimpiantarla in almeno due ettari, con l’impegno di Marino Fogli e da parte mia di realizzare una produzione annua di almeno 100 quintali di uva”.
I Vini delle Sabbie del Bosco Eliceo DOC sono una vivida testimonianza del connubio tra la natura e l’arte vinicola, un tesoro nascosto fra la terra e l’acqua del Delta del Po emiliano-romagnolo, che delizia chiunque abbia il privilegio di assaporarli.