volti noti IL VINO DI SARAMAGO L’ha disegnato Cleto Munari, grande protagonista del mondo della creatività. A 94 anni continua ad anticipare i tempi di Antonio Di Lorenzo L’ha disegnato Cleto Munari, grande protagonista del mondo della creatività. A 94 anni continua ad anticipare i tempi di Antonio Di Lorenzo Quando il Nobel José Saramago, vent’anni fa, scrisse , compose un capolavoro. Era basato su un’idea geniale: la Morte si prende una pausa e si mette a bere lentamente un bicchiere di vino, per volersi gustare ogni istante di quel momento raro. Così a Capodanno, di colpo, nel paese si smette di morire. Sembra la liberazione da un incubo, invece è solo l’inizio di un altro. E, paradossalmente, sarà proprio la Morte a risolverlo. Saramago era sempre serio, vestito di grigio, era l’immagine di un vecchio come ci aspettiamo che sia. Lo incontrai a Oporto, perché volevo dedicare a lui una delle mie penne stilografiche create per i grandi artisti. Accettò, ma non era entusiasta. Così finii per disegnare per lui anche l’etichetta di un vino del Collio, che produceva Ca’ Ronesca, la cantina di un amico, Sergio Comunello. Impazzì di gioia, diventammo amici. Mi telefonava: sono a Roma, vieni a trovarmi e porta il vino!”. A parlare è Cleto Munari, grande protagonista del mondo della creatività internazionale, considerato tra i più illustri e riconosciuti capofila delle avanguardie, distante dalle mode. Lo chiamano , ma a lui la definizione non piace, e più avanti capirete perché rifugga ogni etichetta: in realtà ha abolito la differenza tra forma e sostanza, annegandola in un mare di colori. E non è il solo. Le intermittenze della morte poeta della forma Munari con un paio di suoi occhiali.