Le prime due Rose Oro nelle ultime due edizioni, una novità assoluta per il territorio e la conferma della vocazionalità delle terre lariane
DAVIDE GILIOLI
DAVIDE GILIOLI
La provincia di Lecco è ritenuta, dal punto di vista vitivinicolo, una terra “giovane”, ancora in fase emergente. Tuttavia se si scava nella storia dei meravigliosi terrazzamenti morenici dell’areale di Montevecchia è possibile trovare testimonianze confortanti sulla produzione di vini di qualità: dal poeta ottocentesco Carlo Porta allo scrittore Mario Soldati (autore di “Vino al vino”, 1969) le colline della provincia lecchese sono spesso citate come riferimento. Ma dopo lo spopolamento degli ultimi 50 anni a favore delle zone industriali, la natura è tornata a impadronirsi delle colline, lasciando solo qualche cascina isolata, come quella in cui si è insediata l’azienda La Costa.
La genesi del progetto aziendale
La Costa nasce nel 1992 a Perego (LC), quando Giordano Crippa decide di acquistare una cascina e
i terreni circostanti, abbandonati da decenni, all’interno del Parco Naturale di Montevecchia. Ma il vino, in questi anni, non è ancora il protagonista.
«Non avevo ancora compiuto 18 anni, sognavo studi di ingegneria e mal sopportavo l’idea di legarmi ad una vita agreste» ci racconta Claudia, figlia di
Giordano e attuale factotum dell’azienda. «Inizialmente quella cascina era l’hobby di mio padre, un posto dove trovarsi con gli amici». Ma il contatto
con agronomi ed enologi cambierà la sua vita. Nel 2000 la prima “vera” vendemmia e Claudia, laureatasi in viticoltura ed enologia, è in cantina, al
posto di comando. La favola può cominciare.