Quel ramo del lago Maggiore, tra le cui acque si specchia la Rocca di Angera, è un angolo quasi appartato, una baia dall’anima riservata, poco
turistica, in cui le vigne e le secolari tradizioni rurali hanno ritrovato lo spazio perduto negli anni, quello spazio che hanno conquistato industrie e
aziende forgiando il carattere, oggi noto a tutti, della provincia di Varese. Su queste soleggiate rive, infatti, un’antica tradizione vitivinicola
continua a prosperare, ancora lontana dalle luci dei riflettori, conquistando sempre più estimatori e arrivando a primeggiare, con i suoi vini, anche
negli assaggi bendati delle guide AIS.
I protagonisti di questa storia sono i vini di Cascina Piano, azienda che, sotto la guida di Franco Berrini, ottiene sempre valutazioni molto
lusinghiere: quest’anno oltre alle 4 Rose Camune anche la prima Rosa Oro con il Primenebbie, rosso a base di nebbiolo, mentre nell’edizione 2021 e nella
2019 le 4 Rose erano andate al Mott Carè, vino bianco muffato da malvasia di Candia. La qualità non si smentisce grazie al lavoro meticoloso e
appassionato di Franco che cura i suoi tre ettari, coltivati sui pianori, i cosiddetti Ronchi, di Angera e Ranco, con dedizione e metodi naturali
rispettosi dell'ambiente.