Produttori. Il punto della situazione
Il numero di produttori è cresciuto con costanza dagli anni dieci del nuovo millennio: i produttori di vino autorizzati sono aumentati al ritmo di diverse dozzine all'anno: nel biennio 2015/2016 le cantine che potevano vendere vino erano 103, nel 2016/2017 sono salite a 151, nel 2017/2018 a 197 e nel 2019/2020 il numero ha raggiunto quota 294.
Secondo le dichiarazioni presentate al Centro nazionale per il sostegno agricolo, i produttori ufficiali, nel biennio 2020/2021, erano 330, numero che sale a circa 550, se si sommano anche i produttori “amatoriali”.
Nell’ultimo biennio la tendenza al rialzo è stata mantenuta anche se con un’impennata inferiore rispetto agli anni precedenti; una delle cause è da ricercarsi naturalmente nella pandemia, che nonostante non abbia azzerato il mercato ha comunque messo in difficoltà, come nel resto d’Europa, una parte importante del settore. Le zone di produzione sono quelle storiche e più vocate, anche se negli ultimi anni si trovano piccoli vigneti un po’ in tutto il Paese, comprese regioni nel nord-est come la Varmia e la Masuria, nel nord-ovest, come la Pomerania Occidentale; e persino nel voivodato di Łódz, zone che per clima e mancanza di tradizione sono da considerarsi se non un esperimento di certo una sfida.
Ma chi sono oggi i vignaioli polacchi? “Sono soprattutto grandi appassionati” afferma il giornalista enogastronomico Maciej Nowicki. Secondo lui i produttori di vino polacchi possono essere divisi in due gruppi. Il primo è composto da realtà molto piccole, proprietarie di 1-2 ettari di vigneto, che curano tutta la filiera e, dopo essere diventati ufficialmente dei produttori, hanno aperto una sala degustazione annessa alla cantina e investito nell'enoturismo. Il secondo gruppo, sempre più in crescita, comprende invece aziende che hanno a disposizione notevoli capitali, sono proprietarie di almeno 10-12 ettari di vigna in zone storiche, nonché di palazzi o manieri ristrutturati attrezzati all’interno con sale di accoglienza per i turisti e magari anche Spa e ristoranti di lusso.
