La cucina libanese Un festival di spezie ed erbe aromatiche. E poi tante contaminazioni, in particolare con la cucina turco-araba. Scopriamo le preparazioni principali della cucina libanese e come orientarci con l abbinamento con il vino di PAOLO VALENTE 100 L a cucina libanese è soprattutto contaminazione. Così come lo è la storia del Paese, crocevia di migrazioni, ponte tra orien­ te e occidente. Le turbolenze politi­ che e i numerosi conflitti della storia recente ne rendono un immagine distorta, lontana da quel panorama culturale diversificato e stratificato nelle epoche e nelle origini della Terra dei Cedri cantata nella poesia di Kahlil Gibran. Al primo impatto, quello che col­ pisce subito noi, abituati a una cu­ cina dal gusto occidentale, è, senza dubbio, il grande uso delle erbe aro­ matiche e delle spezie, onnipresenti in tutte le preparazioni. Le verdure insieme ai cereali, alla frutta e alla carne, prevalentemente pollo e agnel­ lo, o al pesce, nelle zone di mare, sono gli ingredienti principali. Im­ mancabile la pita, un pane morbido che accompagna tutti i cibi in tutte le occasioni. Contaminazioni, dicevamo. In particolare, elementi della cucina turco-araba si fondono alle tradizio­ ni mediterranee e a un retaggio di cucina coloniale francese. Il pasto quotidiano è principalmente basato su stufati di carne o verdure accom­ pagnati da riso, mentre le domeniche sono scandite da interminabili gri­ gliate. Ma è la cucina dei giorni di festa, quella che si trova al ristorante, a essere la più ampia e variegata e che racchiude la voglia di convivialità dei libanesi. Le specialità della cucina libanese Si inizia con dei Mezzeh ovvero tan­ ti piccoli piatti da condividere, una sorta di tapas. Possono essere freddi, caldi o fritti. Immancabili l Hommus