Peck, 140 anni di gusto! A Milano, in via Spadari, il tempio di cose buone e vini più famoso d Italia che tutto il mondo ci invidia di MARCO GATTI P PECK Via Spadari 9 Milano tel. 028023161 98 eck is back! Se c è un indirizzo che è sinonimo di gusto, questi è Peck di Mi­ lano. il 1883 quando Francesco Peck, salumiere di Praga, decide di aprire una sua bottega all ombra della Madonnina. Primo indirizzo, via Orefici 2. Le specialità, salumi e carni affumicate. Ambizioso, ha un obiettivo: rendere il suo negozio la salumeria più impor­ tante della città. Il suo sogno si realizza. Ce la fa. Il nuovo secolo si apre con l acquisto del mar­ chio da parte di Eliseo Magnaghi, che trasferi­ sce l attività in via Spadari, e amplia anche la proposta, introducendo la vendita, oltre che dei salumi, di pasta fresca e pasta ripiena. La notorietà di questa realtà cresce, e negli anni trenta le sue sale diventano luogo dove si svolgono anche cene, a cui presto partecipano personaggi di spicco della politica, delle istitu­ zioni, della cultura. In quel periodo, la nascita tra le sue mura, dello sbafing club , nome che dice dello spirito goliardico che anima coloro che fan parte del gruppo, costituito da alcune delle menti più brillanti dell elite culturale del tempo, tra cui spiccano figure come Dario Niccodemi, Arnal­ do Fraccaroli, Renato Simoni, su tutti, il poeta vate , Gabriele D Annunzio. Dopo gli anni bui della seconda guerra mondiale, nel 1956 titolari diventano i fratelli Grazioli, e con loro prende il via sia la preparazione dei piatti pronti sia la gastronomia da asporto. Gli ultimi cinquant an­ ni, infine, grazie alle due proprietà che hanno portato avanti l avventura imprenditoriale, sono la storia della consacrazione di Peck, tra le real­ tà del gusto più prestigiose del mondo. Merito, prima, dei fratelli Stoppani, titolari dagli anni Settanta, che hanno ampliato l offerta portandola a spaziare dalla gastronomia, a salumi, formaggi e carni, oltre che alla panetteria e alla pasticce­ ria, fino al vino con l enoteca. E hanno avviato quella ristrutturazione che, a fine secolo, ha visto Peck quadruplicare i propri spazi. E poi, dal 2013 a oggi, di Leone Marzotto, che sta realizzando un progetto di respiro globale, orientato alla presenza nelle principali capitali internazionali, allo scopo di far conoscere il gusto tutto italiano del fatto bene nel mondo. Tra i fiori all occhiello del made in Italy, si sa, i vini. In apertura scrivevamo Peck is back , e lo dice­ vamo per sottolineare l ulteriore scelta vincente fatta, dall attuale proprietario, che negli ultimi anni, ha dedicato grande attenzione al vino, in­ nanzitutto investendo su persone di alto profilo. Da questa visione imprenditoriale lungi­ mirante, l esito di veder il marchio Peck ricon­ quistare quel ruolo di leadership, che oggi ne fa di nuovo un ambasciatore unico, senza eguali, delle migliori produzioni vitivinicole italiane. Quartier generale dei vini, la formidabile eno­ teca ospitata nella sede storica di via Spadari, a due passi dal Duomo, tornata a essere punto di riferimento imprescindibile per tutti i winelovers ed esperti, grazie all arrivo alla guida della strut­ tura di un professionista di esperienza e carisma come Simone Virgara, affiancato da Simona Pera, sommelier talentuosa e competente. Oggi le etichette sono 3000, con una selezione in cui sono rappresentate tutte le più importanti case vinicole italiane e internazionali. Con rossi, bianchi, rosé, vini dolci, spumanti, champagne e distillati di tutte le regioni d Italia, ma anche del resto del mondo a partire dalle tre nazioni più rappresentate, Francia, Spagna e Stati Uniti. Sono le persone a fare la differenza, e come nelle grandi squadre, a partire da Inter e Milan, visto il legame storico di Peck con Milano, nessuno si culla sugli allori. E dopo aver vinto la sfida del vino, ora, qui, in sinergia con il dream team dell enoteca, si sta già lavorando a un nuovo progetto, la ristorazio­ ne. Centoquarant anni e non sentirli! La storia continua!