Besuschio, pasticceri dal 1845
Ad Abbiategrasso, una delle migliori pasticcerie artigianali italiane, dove la tradizione è innovazione
di MARCO GATTI
«Quest’arte si tramanda di generazione in generazione, proprio come ha fatto la vostra famiglia, caro amico Andrea, col vostro legittimo orgoglio di
maestri pasticceri, per dare a noi il piacere di gustarne l’esito in tante squisitezze».
A spendere queste parole ammirate per Andrea Besuschio,
Ermanno Olmi, regista, sceneggiatore, scrittore, produttore cinematografico. Citiamo il maestro di Bergamo, artista cui si devono capolavori come
“L’albero degli zoccoli” e “La leggenda del santo bevitore”, perché lo spazio è tiranno, ma è impossibile non dire quanti siano stati gli attestati di
stima da parte di personalità del mondo della cultura, dell’imprenditoria e della politica, che negli anni hanno manifestato la loro ammirazione per
l’opera dei Besuschio, pasticceri dal 1845, ad Abbiategrasso. Ad avviare la storia di questa famiglia sin dagli esordi sinonimo di pasticceria di
eccellenza, Ambrogio. Poi è stata la volta di Emilio, Giulio, Attilio. Ora il presente è rappresentato da Andrea, affiancato da Giacomo. Con la
soddisfazione di sapere che con loro l’attività non solo è in buone mani, ma essendo Andrea e Giacomo, appunto, veri fuoriclasse, vive una stagione di
meriti e importanti successi e viaggia spedita verso il futuro. In un’epoca come quella che stiamo vivendo, dove tutto sembra rispondere alla logica del
mordi e fuggi, le foto d’epoca danno il senso dell’importanza di un percorso che da metà Ottocento ha visto questi artigiani ‒ artisti, con capacità di
sacrificio e passione ‒ passarsi responsabilità e saperi, arrivando all’oggi con una forza unica. Sei generazioni, una dopo l’altra, con un filo rosso a
unirle, essere sempre alla ricerca dei dolci che sapessero meglio interpretare lo spirito del tempo. Un’eredità storica che si traduce in un bagaglio
ineguagliabile di sapienza ed esperienza, ma anche in un tramandarsi di un dna dove la ricerca e la curiosità sono uno stimolo formidabile per la
crescita , e vanno di pari passo con studio continuo e voglia di sperimentare. Vi aspettano nel cuore di Abbiategrasso, con il loro negozio storico che
è stato trasformato in scintillante boutique del gusto, con i diversi spazi che son stati pensati per favorire una pausa dolce per qualunque momento
della giornata, visto che è possibile sia acquistare le loro creazioni golose al bancone, sia fermarsi ai tavoli delle ampie sale da tè, piuttosto che,
nella sala accanto, scegliere una buona bottiglia dall’enoteca fornitissima, in cui spiccano decine di etichette di valore (Andrea è anche sommelier).
Per quanto riguarda le specialità che più hanno reso famosa questa famiglia di pasticceri, per cui la tradizione è stata sempre fattore di innovazione,
innanzitutto quelle paste lievitate che, impreziosite con frutta candita o frutta secca, hanno il loro vertice qualitativo, a Natale, con il panettone
(uno dei migliori d’Italia), ma che son preparate sempre e si possono consumare tutto l’anno. Poi quei macarons, che fanno bella mostra di loro in
negozio, e che sono croccanti meringhe ripiene di morbide e cremose ganache, al gusto di nocciola del Piemonte IGP, pistacchio di Bronte, vaniglia di
Tahiti, cioccolato fondente, lampone, caffè, ciliegia, mirtillo, fragola, mango o zabaione. E ancora, le loro specialità tradizionali, vale a dire il
“Biscotto 1934” (con farina di riso e mais), la Tegola (dal morbido impasto con burro fresco, mandorle e nocciole), il Pan Meino (dolce tradizionale del
territorio, ideale da intingere nella panna liquida fredda) e quella Pagnotta di Fràa, che è antico dolce abbiatense prodotto con ingredienti locali
(farina di mais, miele e fichi). Fino alle creazioni al cioccolato e alle creme spalmabili. Su tutto, le torte, che in questi anni sono diventate un
biglietto da visita dell’eccellenza dei Besuschio! La storia continua!