RIVE GAUCHE
A questa longitudine la riva sinistra della Loira coincide al tempo stesso con il corso della Vienne. La città di Chinon (8mila abitanti) è il perno del territorio viticolo. Fortificata in epoca antica, forse dai Galli, di certo dai Merovingi, è sempre stata appannaggio di poteri forti (conteali o regi) in virtù della sua strategica posizione sovrastante il fiume.
Lo Chinon rosso (esistono anche minoritarie versioni rosata e bianca) è tradizionalmente considerato il vin de soif per antonomasia tra i rossi regionali. Fresco, guizzante, morbido (i francesi usano l’aggettivo souple, che significa morbido ma anche agile!), pimpante, lo Chinon è il rosso da bere giovane a temperatura di cantina (mi raccomando: servitelo a 1314 °C)! Certo. Ma nulla vieta che, tra le giuste mani (ad esempio Alliet, Baudry o Lambert, vedi sotto), sappia trarre dalla litopedologia argillosocalcarea collinare la forza per strutturarsi, caricarsi fenolicamente e offrire un profilo gustativo tannico, estrattivo, propenso all’evoluzione. Quanto? Ottodieci anni senza timore; anche oltre per i più strutturati.
Viceversa, lo Chinon di pianura è votato a un’espressione giovanile più immediata, il più delle volte venata di note erbacee che rimandano a una lettura più varietale e meno terragna.
