La cucina argentina

Gli argentini mangiano carne tutti i giorni e quindi la cucina di questo meraviglioso Paese vede questo alimento come il protagonista principale. Tipologie? Carne bovina in prevalenza, ma anche ovina, di pollo o di maiale

di PAOLO VALENTE
Asado

L’Argentina, uno dei Paesi più estesi al mondo, occupa la parte meridionale del continente Sudamericano e si estende per quasi 3700 chilometri di lunghezza. La sua storia è strettamente legata all’immigrazione: è il Paese che ha accolto il maggior numero di uomini e donne provenienti dall’estero, in particolare dall’Europa. Tra loro, oltre tre milioni di italiani, in parte poi rientrati in patria. Ancora oggi i cittadini di origine europea sono la maggioranza della popolazione. La cucina, conseguentemente, ha subito l’influsso delle culture gastronomiche europee, spagnola e italiana in primis. La vastità del territorio e la diversità dei climi hanno fatto il resto, influenzando le colture e le abitudini alimentari.

I PIATTI DELLA TRADIZIONE ARGENTINA
L’Asado, che letteralmente significa “arrostito”, è il piatto più conosciuto all’estero. Si tratta di carne cotta alla brace utilizzando uno dei diversi sistemi: “a la parrilla”, su una griglia orizzontale o “al spiedo” oppure “a la cruz”, il metodo più tradizionale che prende il nome dalla forma del sostegno di ferro che sorregge la carne e che viene piantato nel terreno. «Ogni casa ha la sua parrilla» ci racconta Lola Macaroff, cuoca argentina da anni residente a Milano, a proposito del rito domenicale dell’asado. «Normalmente è presente in giardino; se una casa non ha il giardino, sul balcone, se non c’è nemmeno il balcone si va a casa di qualcuno che ha il giardino e si fa l’asado. Da noi, alla domenica, ci troviamo tra parenti e amici stretti, magari due, tre famiglie riunite e facciamo l’asado tutti insieme».