MIGLIOR SOMMELIER DELLA LOMBARDIA 2024

A tu per tu con Marius Dumitru Miglior Sommelier della Lombardia 2024

Il campione in carica, proclamato lo scorso 7 luglio al Westin Palace di Milano, racconta il lungo percorso che lo ha condotto alla vittoria e le sue principali esperienze professionali, fino all’incarico al ristorante Ma.Ri.Na, dove può dar voce alle sue passioni enologiche

di JESSICA BORDONI

Tra le virtù richieste a un sommelier, la perseveranza potrebbe non apparire la più scontata, ma si rivela determinante quando si affronta una competizione. Lo sa bene Marius Dumitru, vincitore del Concorso Miglior Sommelier della Lombardia 2024 e che ha raggiunto l’ambizioso traguardo solo al quarto tentativo. «La prima occasione è arrivata nel 2020, su suggerimento dell’attuale delegato di Milano Fabio Scaglione», racconta il campione in carica. «Mi sono buttato a capofitto in quest’avventura e sono riuscito a classificarmi terzo». Un buon risultato, che però non lo soddisfa; così dopo la pandemia ci riprova e nel 2022 si piazza secondo. «Nel 2023 è andata peggio perché non ho passato lo scritto, ma non mi sono arreso e alla fine la mia tenacia è stata premiata».
Dietro a questa vittoria ci sono tante ore di studio e preparazione, ma anche la capacità di concentrazione durante le prove. «L’ansia è il nemico numero uno e bisogna gestirla, diversamente si smette di essere lucidi e la precisione e la memoria ti tradiscono. Quest’anno il mio motto durante il concorso è stato “no panic”. E ha funzionato».
Sono passati mesi dal 7 luglio, giorno dell’esame orale e della cerimonia di premiazione al Westin Palace Hotel di Milano, ma l’emozione è ancora tangibile nella voce come nello sguardo. «Ricorderò sempre la gioia che ho provato, anzi che abbiamo provato». Il plurale è d’obbligo perché dietro al successo di Marius c’è anche la perseveranza di sua moglie Francesca, che in questi anni gli è sempre stata accanto supportandolo sia a livello psicologico che pratico, tra interrogazioni e blind tasting da concertare. Una competizione come questa non si improvvisa e nei sei mesi prima Marius si è imposto di dedicare almeno un paio d’ore al ripasso. «A ridosso dell’orale a casa avevo sempre il cronometro in mano per controllare la durata delle risposte e un’enorme quantità di bottiglie aperte per simulare il servizio… sono stati giorni surreali!».
Classe 1988, Marius ha natali rumeni, ma dal 1995 vive in Italia e oggi è head sommelier del Ristorante Ma.Ri.Na di Olgiate Olona, in provincia di Varese. «Quando ero bambino la mia famiglia si è trasferita a Chivasso, dove sono rimasto per una quindicina d’anni». La prima esperienza lavorativa da cameriere in un ristorante-pizzeria della zona. Completamente digiuno di enologia, Marius non può fare a meno di notare una grande parete ricoperta di bottiglie e chiede al responsabile di sala di fornirgli qualche indicazione. Davanti a un no arrogante di quest’ultimo, decide di imparare a memoria i nomi dei vini e le altre scritte presenti sulle etichette. La curiosità lo porta ad acquistare i primi libri e a cimentarsi con gli assaggi. «La passione è cresciuta velocemente e ben presto ho deciso di alzare il livello, trascorrendo una stagione in un american bar con ristorante fine dining a Senigallia, dove ho avuto modo di conoscere sommelier molto preparati, ma anche la mia futura signora, originaria di Legnano».
Ed è proprio per amore di Francesca che Marius si trasferisce in Lombardia. Nel 2017 s’iscrive al primo livello del corso AIS nella sede di Milano, che poi diventa anche la sua città professionale come sommelier del ristorante Il Liberty.