OLIO

Cosa significa (e cosa comporta) acquistare l’olio al supermercato

Il valore dell’olio deve essere comunicato e reso percepibile al consumatore, confuso dal trovare a scaffale prodotti civetta offerti sottocosto accanto ad altri dai pesanti rincari

di LUIGI CARICATO
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È più buono l’olio al supermercato o quello acquistato direttamente dal produttore? In molti potrebbero dire senza alcun tentennamento: preferisco di gran lunga comprare direttamente dal produttore, ma nei fatti, tuttavia, gli acquisti avvengono tutti, e in modo preponderante, presso il canale retail. Il merito della acquisita universalità dell’olio è da attribuire tutto alla cosiddetta Gdo (Grande Distribuzione Organizzata). Sì, perché, se l’olio extra vergine di oliva è diventato d’uso comune in tutte le regioni italiane, nel corso degli ultimi quarant’anni, anche nelle regioni del nord dove si consumavano altri grassi, lo si deve all’impegno delle catene distributive.
Un tempo non era così, l’olio lo si consumava, peraltro sfuso, solo nelle regioni del sud, dove si continua a produrne molto. La presenza sullo scafale degli extra vergini ha consentito l’accesso al prodotto a tutte le categorie sociali, mentre un tempo era appannaggio solo di chi poteva permetterselo. Il tanto vituperato (a torto) olio da primo prezzo, in realtà è un “olio democratico” accessibile a tutti. Poi è accaduto che nel corso dei decenni gli extra vergini siano stati paradossalmente sviliti relegandoli a prodotto commodity. È per questa ragione che in tanti, specie tra produttori e gourmet, accusino di lesa maestà i supermercati, responsabili, a loro dire, della progressiva perdita di valore, tanto da far diventare l’olio un generatore di traffico, prodotto civetta sempre in sottocosto. Poi, però, è accaduto ciò che storicamente non si era mai verificato: un innalzamento repentino e drastico dei prezzi a scaffale, scombussolando tutto il sistema. Le ragioni le conoscono tutti: il drastico calo produttivo dovuto agli effetti del cambiamento climatico. Mancando materia prima, anche gli oli da primo prezzo hanno subito rincari inimmaginabili in un contesto di normalità. Ora, posta questa necessaria premessa, resta da chiedersi cosa succederà d’ora in avanti?