DIRITTO DIVINO - I FATTI E LE OPINIONI

“Naturale”, “sostenibile”, “a basso impatto ambientale”.

Le politiche europee sulle dichiarazioni ecologiche stanno diventando sempre più stringenti nel tentativo di tutelare il consumatore dalle pratiche commerciali sleali e dalle asserzioni ambientali generiche e non verificabili

di PAOLA MARCONE

C’è da scommettere che non esista consumatore di vino che non si sia trovato di fronte almeno una volta un vino “naturale”, prodotto “nel pieno rispetto della natura”, magari anche con pratiche “responsabili”, “sostenibili” e “a basso impatto ambientale”.
E c’è parimenti da scommettere che il consumatore di qualsivoglia prodotto sia più orientato a scegliere un bene per il quale si suggerisca un impatto positivo, neutro o meno dannoso per l’ambiente rispetto ad altri concorrenti. La leva delle dichiarazioni ecologiche (green claims), infatti, è capace di condizionare e a qualunque livello le scelte dei consumatori, persino in ambiti finanziari.
Non a caso sin dal 2018 la Commissione UE ha introdotto un Piano d’azione per la finanza sostenibile, avviando poi nel 2021 una strategia di indirizzo dei flussi finanziari pubblici e privati verso attività economicamente sostenibili appunto, come per esempio attraverso le obbligazioni “verdi”.
Ma, pur essendo evidente che l’interesse dei consumatori ad agire sulla base di comportamenti rispettosi dell’ambiente vada incentivato, con quali criteri può stabilirsi cosa sia “verde” e cosa no? E quali garanzie offrono le imprese presentando i propri prodotti con slogan a tema ecologico, magari affiancandoli a marchi di certificazione, basati sui criteri più disparati e non così facili da conoscere?
A queste domande il Legislatore europeo sta recentemente tentando di dare risposte, in un percorso ancora in via di definizione, sul presupposto che da un sondaggio condotto da Eurobarometro (la piattaforma che le Istituzioni utilizzano per monitorare l’andamento regolatorio) è emerso che ben il 90% degli europei chiede norme più rigorose per calcolare l’impatto ambientale e controllare le dichiarazioni ecologiche correlate.