LOCALI STORICI Tradizione e innovazione nei menu degli Antenati di Bruno Cataletto San Lorenzo Isontino, sulla sponda destra del fiume Isonzo, a contatto con le prime propaggini del Collio. Il nome sull’insegna recita Osteria agli Antenati e la memoria ci riporta a una vecchia serie televisiva animata statunitense che narrava le avventure di alcuni allegri cavernicoli dell’età della pietra. Ed è proprio un sorriso allegro e luminoso quello con cui Denis Riggi ci accoglie all’ingresso del suo locale. Mentre i nostri sguardi si posano su alcune lavagne dove fa bella mostra di sé un ricco e variegato menù, sul bancone compaiono diversi bicchieri che vengono immediatamente riempiti e che, come dei fedeli compagni, non ci abbandoneranno mai durante la nostra conversazione. Nonna Dorina, nel 1975, rileva un locale storico risalente al 1910 dando così inizio all’attività. Il nome deriva dal commento di un avventore che con una punta di orgoglio esordì, rivolgendosi alla proprietaria, dicendo: “Hai aperto un locale dei nostri antenati!”. La passione di Denis nasce proprio in questo ambiente informale, ma di qualità, dove sua mamma, in cucina, impara le ricette della nonna e le riveste di contemporaneità. Nel 2008 il nostro giovane gestore afferra saldamente il timone della conduzione dell’osteria dopo aver vissuto esperienze lavorative di vario tipo, anche all’estero. Fin dall’inizio il suo obiettivo principale è la valorizzazione del territorio e delle sue eccellenze. Il volto di Denis si illumina quando parla dei punti di forza imprescindibili del suo locale che, con tenacia, cerca di mantenere costanti nel tempo: l’utilizzo esclusivo di materie prime fresche, seguendo obbligatoriamente la stagionalità dei prodotti. Per il raggiungimento di questo scopo è necessaria una vasta e approfondita conoscenza dei produttori e degli artigiani che operano nel territorio circostante e ciò rappresenta uno stimolo costante per il nostro giovane padrone di casa. Le carni, i salumi, i formaggi, le verdure con cui vengono composti i diversi menù provengono da diverse aree geografiche della provincia e dell’intera regione. Al momento l’osteria dispone di circa quaranta coperti, ma è già allo studio un progetto di ampliamento degli spazi attualmente in uso per consentire il ritorno al consumo al banco, pur mantenendo l’identità specifica del locale. Apprezziamo la continua valorizzazione del territorio anche nella carta dei vini proposta ai clienti, in cui trovano posto bottiglie provenienti da numerose aziende regionali. La semplicità del locale rispecchia quella del suo oste che, è alla continua ricerca del nuovo coniugandolo però sempre con la cucina tradizionale di una terra in cui mare e montagna distano solo pochi chilometri l’uno dall’altra, una terra che quindi è in grado di fornire prodotti unici. I menù, ribadisce Denis, subiscono continue variazioni pur mantenendo alcuni cavalli di battaglia storici come la Ljubljanska, piatto sloveno legato indissolubilmente alla cultura mitteleuropea che permea la nostra regione: una fettina di lonza di maiale che viene dapprima farcita con speck e formaggio Montasio, poi chiusa, impanata e successivamente fritta nell’olio. Anche la carta dei vini viene modificata con una certa frequenza, in virtù del fatto che il nostro oste è un sommelier in sedotto dalla passione per il frutto della vite. Denis si assenta qualche minuto e quando riappare il numero delle bottiglie sul bancone è aumentato e le etichette di varia foggia ci riportano ad aree geografiche lontane dal contesto regionale in cui ci troviamo. Con un entusiasmo decisamente contagioso, ci viene raccontato come la ricerca di vini nazionali e internazionali sia stata decisa per sperimentare nuovi e intriganti abbinamenti con i diversi menù tradizionali che escono ogni giorno dalla cucina. Passione, rigore, simpatia, professionalità. Sono queste le qualità essenziali che il nostro giovane oste riesce a esprimere quotidianamente attraverso il suo lavoro, attraverso la sua incessante ricerca di qualcosa che esprima il legame con il suo territorio. Quel territorio che, dopo i saluti di rito, ci accoglie in un caldo abbraccio non appena usciamo dall’osteria agli Antenati. fieri Via Udine 18, San Lorenzo Isontino 34070 (GO) 0481 809506 | Osteria Agli Antenati www.facebook.com/trattoriaAgliAntenati/