La (6) è la bottiglia più diffusa, impiegata per diverse tipologie di vino, soprattutto per i grandi rossi di Bordeaux, zona di cui è originaria. La sua forma ha spalla pronunciata più o meno alta (bordolese classica), il colore è verde o marrone scuro per i vini rossi da lungo affinamento, incolore per i vini bianchi. La (7) ne è la più elegante rivisitazione, oggi molto usata in particolare per i vini rossi, mentre la (8), molto diffusa per i vini dolci, è di vetro scuro e con capacità di 0,375 l o 0,500 l (in francese fillette). La (9), impiegata per lo Champagne e per tutti gli spumanti ottenuti con la rifermentazione in bottiglia, ha una forma simile alla classica borgognona. In genere è in vetro verde scuro o quasi nero, più spesso del normale e con il fondo molto incavato per resistere alle forti pressioni interne. La sua capacità può andare dal quarto di bottiglia (0,200 l) fino alle 20 bottiglie (15 I). Rispetto a questa, la (10) ha una forma un po’ più allargata alla base e il collo è leggermente più lungo. La o (11), originaria della valle del Reno, ha una tipica forma allungata e slanciata, è senza spalla, di vetro scuro ed è impiegata soprattutto per vini bianchi. La (12), come dice il nome, è la bottiglia del Marsala, molto simile a quella di altri vini liquorosi, in genere di vetro marrone scuro o nero. bordolese bordolese a spalla alta bordolese piccola champagnotta champagne cuvée renana alsaziana marsalese In commercio si possono incontrare anche altre bottiglie particolari, usate solo per alcune tipologie di vino. Il , per esempio, è impiegato da sempre per il Chianti e ha reso famoso il vino italiano nel mondo, anche se ormai non è quasi più utilizzato, mentre la bottiglia , che contiene il prezioso Tokaji ungherese, ha una capacità di 0,500 litri ed è in genere di vetro trasparente; per l’esportazione esistono anche i formati da 375 ml, 250 ml, 187,5 ml e 100 ml. Infine la , impiegata per i particolari e rari Vin Jaune prodotti nello Jura, ha una forma e una capacità particolari di 0,62 l. Il peso della bottiglia è in genere segnale di resistenza e qualità. Le bottiglie pesanti vengono di solito utilizzate per vini pregiati, per i quali, oltre l’aspetto estetico, è giustificato l’investimento economico. Negli ultimi anni, vista la maggior attenzione per tematiche ambientali, si opta sempre più per scelte di packaging sostenibili e quindi bottiglie più leggere. fiasco Tokaji clavelin