- vino spumante gassificato: prodotto ottenuto da vino senza denominazione di origine protetta o indicazione geografica protetta caratterizzato alla stappatura del recipiente da uno sviluppo di anidride carbonica proveniente, in tutto o in parte, dall’aggiunta di tale gas; conservato alla temperatura di 20 °C in recipienti chiusi, presenta una sovrappressione non inferiore a 3 bar dovuta all’anidride carbonica in soluzione;
- vino frizzante: prodotto ottenuto da vino, vino nuovo ancora in fermentazione, mosto di uve o mosto di uve parzialmente fermentato che presentano un titolo alcolometrico totale non inferiore a 9% vol.; avente un titolo alcolometrico effettivo non inferiore a 7% vol. e che, conservato alla temperatura di 20 °C in recipienti chiusi, presenta una sovrappressione dovuta all’anidride carbonica endogena in soluzione non inferiore a 1 bar e non superiore a 2,5 bar.
Negli spumanti di qualità l’anidride carbonica che determina l’effervescenza è sempre ottenuta per rifermentazione naturale. Essa si ottiene con sistemi diversi, a seconda che avvenga in bottiglia (metodo classico) oppure in autoclave (metodo Charmat-Martinotti). Negli spumanti artificiali, invece, l’anidride carbonica non deriva dalla rifermentazione, ma viene aggiunta a bassa temperatura (0-5 °C) e ad alta pressione a un vino base dopo la fermentazione alcolica, così da consentirne la completa solubilizzazione.
Si ottengono vini caratterizzati da bollicine di grana grossolana e poco persistenti nel tempo, profumi e gusto semplici e poco attraenti.