IL METODO CLASSICO

Bollicine che assecondano la silhouette del bicchiere allungandosi in una danza ordinata e vivace, rendendo più luminosi e sfaccettati il colore e l’aspetto del vino, che all’olfatto pungono lievemente, riportano alla memoria profumi di pane e biscotti fragranti, solleticando infine il palato con delicatezza e cremosità sono proprietà esclusiva degli spumanti ottenuti a partire da vini sottoposti al processo di rifermentazione in bottiglia.
Indispensabile è seguire tutta la filiera con cura e attenzione, partendo dalla scelta del vitigno e dall’attenta preparazione del vino base, fino ad arrivare al tappo a fungo e alla gabbietta, passando per la presa di spuma e la sosta sui lieviti.

Produzione del vino base, assemblaggio e preparazione della cuvée

Per l’ottenimento di un vino di qualità sono indispensabili materie prime di eccellenza.
Questo significa che, già al momento della vendemmia, è necessario stabilire indici di maturazione tecnologica che considerino l’importanza di mantenere vivo, vivace e duraturo nel tempo il profilo acidico del vino; pertanto la raccolta avviene in anticipo e rigorosamente a mano, in più passaggi. Le parole d’ordine per la produzione degli spumanti metodo classico sono finezza ed equilibrio, aspetti che vanno preservati da eventuali fenomeni ossidativi e di riduzione.
Le uve che vengono inviate alle fasi di previnificazione possono essere ottenute da un unico appezzamento o provenire da zone diverse e appartenere alla stessa varietà, a cultivar differenti in miscele paritarie o in percentuali variabili. Quando i vini base vengono prodotti solo con uve a bacca bianca, essi si definiscono blanc de blancs, se invece includono solo uve a bacca nera, allora si parla di blanc de noirs. È possibile produrre anche spumanti rosé, partendo da vini base ottenuti da uve bianche e “sporcati” da vino rosso o, anche, soltanto da uve rosse vinificate in rosato.
Oltre a essere la fase che più condiziona le scelte enologiche e le tappe successive del processo, il taglio rappresenta il passaggio di massima criticità ai fini della degustazione. Le differenze tra le personalità organolettiche delle uve e i profili delle varietà determinano la qualità finale dello spumante, e non solo il colore.