IL VINO ITALIANO

I NUMERI DELLA VITE E DEL VINO IN ITALIA

L’Italia, come la maggioranza dei paesi mediterranei, è stata una delle zone di evoluzione della Vitis vinifera e di conseguenza è vocata per la coltivazione di un gran numero di varietà che discendono da questa specie. Da almeno 3-4000 anni, la viticoltura è uno dei settori più importanti dell’attività agricola italiana; soprattutto negli ultimi decenni, l’Italia è tornata a essere, come al tempo dei Romani, uno dei paesi di riferimento a livello mondiale per la quantità e la qualità della produzione enologica. A questo risultato hanno contribuito la posizione e la struttura geografica del nostro Paese e la conseguente variabilità di clima e di suoli che hanno consentito la selezione di un gran numero di varietà, adatte alle diverse zone viticole e di elevata qualità. Tutti questi fattori, insieme al «sapere collettivo» sviluppato nei diversi terroir (risoluzione OIV/Viti 333/2010) hanno contribuito a creare un prodotto il cui valore è ormai da decenni riconosciuto a livello mondiale.
Nel 2021 la superficie vitata italiana è stata di circa 675.000 ha e la produzione si è assestata poco sopra i 50 milioni di ettolitri, con il coinvolgimento di oltre 350.000 aziende vitivinicole, alle quali vanno aggiunte circa 45.000 aziende vinificatrici. Poiché la produzione mondiale di vino, nel 2021, ha toccato i 255 milioni di hl, il vino italiano ne rappresenta quasi il 20%, un dato che ne fa il primo produttore mondiale davanti alla Francia e alla Spagna. Sempre nel 2021, il volume d’affari dell’Italia del vino si aggirava intorno ai 14 miliardi di euro, con circa il 40% della produzione esportato, per un valore di oltre 7 miliardi di euro