IL VINO E LE SUE LEGGI

I più antichi reperti conosciuti, che testimoniano la coltivazione della vite e la vinificazione dei suoi frutti risalgono a oltre 10.000 anni fa e sono stati trovati sia nell’area a Sud del Caucaso, intorno al monte Ararat, sia in Medio Oriente, tra Siria e Turchia.
Da lì, la viticoltura si è via via diffusa in tutto il Mediterraneo e il vino è diventato una bevanda importante anche nei rituali delle diverse religioni. Con le popolazioni elleniche si è sviluppata anche l’idea che esista un legame molto stretto tra le varietà, la qualità del vino che ne deriva e l’ambiente di coltivazione, concetto che si è poi evoluto nella definizione di terroir vitivinicolo e di denominazione d’origine.
Come tutti i settori importanti sul piano economico, anche quello vitivinicolo ha sentito la necessità di una regolamentazione che intervenisse nell’indirizzare e salvaguardare la produzione. Si ricorda spesso, a titolo di esempio, l’imperatore Domiziano, che nel 92 d.C. intervenne con decisione, con un editto che bloccava i nuovi impianti in Italia e imponeva (probabilmente) il dimezzamento delle superfici vitate negli altri territori dell’impero, editto abolito soltanto duecento anni dopo circa dall’imperatore Probo.
Con lo sviluppo delle grandi produzioni di qualità, soprattutto in Europa, legate a regioni determinate, è diventata una necessità la definizione, il riconoscimento, la regolamentazione e la tutela delle Denominazioni d’Origine. Il Novecento è stato però un secolo difficile, con due guerre mondiali, per cui, almeno in Italia, la prima legge che definiva e riconosceva le DO arrivò soltanto nel 1963 (930/1963), costruita sulla falsariga delle AOC francesi. Si trattò di un passaggio importante, perché per la prima volta si stabilivano regole chiare in questo settore, per tutelare le produzioni di qualità.
Nei decenni successivi, con la crescita e l’ampliamento della Comunità Europea e lo sviluppo di un’organizzazione comune del mercato, la normativa da nazionale diventa comunitaria e dal Parlamento europeo arrivano ormai tutti gli indirizzi attuali per il mercato comune.