Il riconoscimento delle DOP e delle IGP

Il conferimento della protezione delle DOP e IGP e, quindi, delle menzioni specifiche tradizionali DOCG, DOC e IGT, è condizionato dall’accoglimento da parte della Commissione Europea, previo parere favorevole di conformità dello Stato membro, della rispettiva domanda di protezione presentata da un’associazione di produttori in genere costituiti in un consorzio o, in casi eccezionali, da singoli produttori. I vigneti destinati a produrre DOCG, DOC e IGT devono essere iscritti nello schedario viticolo per le relative denominazioni.

Il riconoscimento della DOCG è riservato ai vini già riconosciuti DOC e a zone espressamente delimitate o tipologie di una DOC da almeno 10 anni, ritenuti di particolare pregio per le caratteristiche qualitative intrinseche e per l’importanza commerciale acquisita e che, nell’ultimo biennio, siano stati rivendicati da almeno il 51% dei soggetti che conducono vigneti dichiarati allo schedario viticolo e che rappresentino almeno il 51% della superficie totale dichiarata allo schedario viticolo idonea alla rivendicazione della relativa denominazione. Nel caso di passaggio di tutta una denominazione da DOC a DOCG, anche le sue zone caratteristiche e/o tipologie sono riconosciute come DOCG, indipendentemente dalla data del loro riconoscimento.

Il riconoscimento della DOC è riservato ai vini provenienti da zone già riconosciute, anche con denominazione diversa o da zona a IGT da almeno 5 anni, che nell’ultimo biennio siano stati rivendicati da almeno il 35% dei viticoltori interessati e che rappresentino almeno il 35% della produzione dell’area interessata. Il riconoscimento a vini non provenienti dalle predette zone (e quindi, per le nuove denominazioni) è ammesso soltanto previo parere favorevole del Comitato Nazionale delle DOP e IGP, organo del ministero delle Politiche Agricole.

Il riconoscimento di una DOCG deve anche prevedere una disciplina viticola ed enologica più restrittiva rispetto a quella della DOC di provenienza e, analogamente, il riconoscimento di una DOC deve prevedere una disciplina viticola ed enologica più restrittiva rispetto a quello di una IGT in precedenza rivendicata.