L’etichetta
In Italia, a partire dal 13 dicembre 2014, gli operatori del settore agroalimentare sono obbligati a rispettare le disposizioni generali del reg. UE 1169/2011, che aggiorna e semplifica le norme precedenti sull’etichettatura degli alimenti.
L’etichetta diventa quindi la carta d’identità di un alimento, che ne certifica i requisiti legali per la commercializzazione, e resta anche uno strumento che oltre a informare deve attrarre il cliente. Non è quindi un caso che molte aziende impegnino risorse importanti per il design delle etichette. In passato alcune etichette sono state ideate, disegnate o dipinte da famosi designer o grandi artisti come Chagall, Picasso, Matisse e Miró.
L’obiettivo del reg. UE 1169/2011 è assicurare un’informazione chiara e corretta, in modo da non indurre il consumatore in errore sulle caratteristiche, le proprietà o gli effetti dei prodotti che acquista. La responsabilità della correttezza dell’informazione è di chi confeziona il prodotto e, nel nostro caso, la bottiglia.
Per etichetta s’intende qualunque cartellino, marchio, immagine o altro materiale descrittivo, scritto, stampato, perforato, apposto, inciso o applicato sull’imballaggio (recipiente) di un vino o a questo allegato, che permetta di ottenere le informazioni fondamentali in un “campo visivo unico”, che può cioè essere posta su qualunque parte della superficie dell’imballaggio (recipiente), a esclusione della sua base, che può essere vista senza dover girare l’imballaggio (recipiente) (OIV, 2021).