Recipienti e contrassegno

Le disposizioni relative a colore, forma, tipologia, capacità, materiali e chiusure dei recipienti nei quali sono confezionati i vini a denominazione di origine sono stabilite dalle normative comunitaria e nazionale vigenti.
La chiusura con tappo a fungo, trattenuto da un fermaglio, è riservata ai vini spumanti, salvo deroghe giustificate dalla tradizione per i vini frizzanti e che comportino comunque una differenziazione del confezionamento tra i vini spumanti e frizzanti della stessa origine.
I vini DOC e DOCG devono essere immessi al consumo in bottiglia o in altri recipienti muniti, come indicato dal d.m. n. 93 del 08/04/2020, di uno speciale contrassegno costituito da una fascetta di carta, stampata dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, che certifica l’autenticità del prodotto e contiene un’indicazione di serie e un numero identificativo. La fascetta, in pratica, rafforza il sistema di tracciabilità dei vini, già garantito con l’utilizzo del lotto d’imbottigliamento, e dev’essere applicata sui sistemi di chiusura dei recipienti in modo da impedirne la riutilizzazione.
È obbligatorio utilizzare la fascetta per i vini DOCG confezionati e destinati all’immissione al consumo, mentre per i vini DOC dev’essere utilizzata qualora previsto dal rispettivo piano dei controlli.

È possibile anche ritirare un quantitativo di fascette corrispondente al quantitativo di vino atto a divenire a DO effettivamente detenuto dall’imbottigliatore (non più solo in base alla quantità di prodotto certificato).