IL CONFEZIONAMENTO
Le fasi più importanti del confezionamento sono: il lavaggio dei recipienti, il loro riempimento con birra evitando perdite di gas (se in isobarico) e ogni possibile contatto con l'aria, la tappatura, l'eventuale pastorizzazione e l'etichettatura.
A fine stagionatura la birra esprime le sue migliori doti organolettiche, priva di ossigeno che potrebbe accelerarne l'invecchiamento e comprometterne gusto e aroma. Anche le birre non filtrate, come le Ale inglesi cask conditioned e le Hefe Weizen bavaresi, mantengono la freschezza del gusto, perché il lievito impiegato nella rifermentazione neutralizza ogni traccia di ossigeno.
È bene ricordare che, se si tratta di produzioni artigianali, non è possibile né filtrare né pastorizzare la birra prodotta. In produzioni industriali, invece, in genere la birra viene filtrata, con filtri a farina fossile o a strati di cellulosa, poi confezionata in fusti in acciaio o materie plastiche, bottiglie di vetro o di materiale plastico e in lattine.
Leggere, infrangibili e rapide nel raffreddamento, le lattine in alluminio, rivestite all'interno con speciali film, proteggono la birra dalla luce, al contrario delle bottiglie di vetro, soprattutto di quelle incolori o verdi, garantendo protezione soprattutto alle tipologie più delicate.
Sempre soltanto per produzioni industriali, per evitare eventuali contaminazioni e garantire una stabilità maggiore nel tempo, la birra è spesso sottoposta alla pastorizzazione, realizzata sul prodotto in bottiglia o in lattina sotto una pioggia d'acqua calda a 60 °C per 15 minuti, oppure sul prodotto sfuso e destinato all'infustamento riscaldandolo per pochi secondi a 70 °C. Poiché la pastorizzazione è un processo termico impattante, il gusto finale della birra ne risulterà condizionato.
Se è vero che la maggior parte delle birre al mondo è fatta per essere consumata in tempi brevi per poter apprezzare al meglio le caratteristiche note delicate e fragranti dei luppoli, ne esistono molte pensate per durare a lungo nel tempo: birre maturate in botte o in anfora, birre a elevato grado alcolico o birre a fermentazione spontanea sono alcuni casi esemplari di notevole longevità. Proprio come per i vini, quindi, esiste una piccola nicchia di prodotti in grado di evolvere e migliorare nel tempo anche per diversi decenni.